Lotta alla violenza di genere: una panchina rossa davanti alla Camera di Commercio

Camera di commercio in prima linea per la certificazione della parità di genere nelle imprese e l’abbattimento di ogni forma di gender gap sui luoghi di lavoro

20231124 151409Una panchina pubblica sul marciapiede di viale Farini a Ravenna di fronte all’ingresso della Camera di Commercio è stata dipinta di rosso come simbolo dell’impegno nel contrasto alla violenza contro le donne. L’iniziativa è del movimento Stati generali delle donne, al quale, fin da subito, ha deciso di aderire, per il tramite del proprio Comitato per l’imprenditoria femminile, anche la Camera di commercio di Ferrara e Ravenna. La panchina è stata dipinta di rosso con la collaborazione delle cosiddete Magliette gialle del Comune di Ravenna, ragazze e ragazzi dai 14 ai 19 anni che dedicano parte dell’estate a progetti di volontariato e di cittadinanza attiva in favore della comunità.

«Una panchina rossa per ricordare a ciascuno di noi numeri intollerabili che testimoniano una continua, diffusa e ancora inestirpabile violenza contro le donne. La nostra società è ancora pervasa, in differenti territori e in svariati contesti, da episodi di violenza, verbale, economica, fisica, frutto dell’idea, inaccettabile, che l’uomo possa prevaricare sulla donna utilizzando la forza. Ho compreso e condiviso le manifestazioni di questi giorni dei giovani che hanno preferito il rumore ad un silenzio che sarebbe risultato inutile e assordante di fronte alla gravità di quanto è successo a Giulia, simbolo di tutte le vittime di femminicidio”.  Così Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, che ha aggiunto: “Le donne danno alla società più di quanto ricevono in cambio e, ciononostante, quella delle donne è un’azione tenace, risoluta e paziente e, molto spesso, coraggiosa. Abbiamo il dovere di individuare e di rimuovere – insieme – impedimenti, ostacoli e pregiudizi che, ancora oggi, frenano la parità di genere e, dunque, la crescita dal punto di vista economico, culturale, sociale e da quello – non meno importante – della qualità della vita. Sono temi, questi, che chiamano alla comune responsabilità di un’intera comunità perché – ha concluso il presidente della Camera di commercio – la crescita della parità di genere in tutti gli ambiti della vita politica, istituzionale, economica e sociale, è una condizione per lo sviluppo – migliore e stabile – del nostro Paese, del territorio, di ciascuno di noi».

«Abbiamo aderito con convinzione – ha commentato l’assessora alle Politiche e cultura di genere Federica Moschini – all’iniziativa della Camera di Commercio, che ha deciso di colorare di rosso la panchina che si trova davanti alla sua sede in viale Farini e di inaugurarla a ridosso della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Si tratta di un gesto simbolico ma importante per contribuire a sensibilizzare e sostenere azioni di contrasto alla violenza di genere. Il nostro impegno, quello delle Istituzioni, deve farsi sempre più stringente nei confronti di un fenomeno che non mostra al momento segni di arretramento e che proprio in questi giorni si è manifestato in tutta la sua drammaticità con il femminicidio di Giulia Cecchettin. Bisogna che forme di contrasto a questa insopportabile e crudele violenza entrino con più forza nei programmi educativi delle scuole per formare le nuove generazioni al rispetto verso le donne e al rigetto di ogni forma di discriminazione. A rinnovare di rosso questa panchina sono stati i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori che hanno aderito al progetto Lavori in Comune, le ormai note Magliette gialle. Per questo coinvolgimento, l’iniziativa della Camera di Commercio è ancora più encomiabile. A nome dell’amministrazione comunale, della città e mio personale, ringrazio i rappresentanti della Camera di Commercio e gli studenti e le studentesse che hanno attivamente collaborato».

«Come ha dichiarato qualche giorno fa il Ministro dell’Interno ogni femminicidio è una sconfitta per tutti, bisogna agire di piu sul fronte della prevenzione, educativo e culturale – ha dichiarato il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa – Per questo in Prefettura stiamo rafforzando la Rete tra Istituzioni, Associazioni e Centri Antiviolenza, un tavolo permanente e di monitoraggio e un osservatorio supportati da un gruppo di lavoro formato da esperti che sappiano parlare il linguaggio dei giovani e proporre percorsi formativi per tutti gli attori della Rete. Nulla si può improvvisare per affrontare seriamente questo fenomeno e per individuare le azioni più efficaci per contrastarlo. Ogni gesto come questo della panchina rossa che va nella direzione di sensibilizzare, creare una coscienza civica, aiutare al rispetto delle donne, educare ad alimentare sentimenti sani è utile e ben accetto. Complimenti alla Camera di Commercio e al suo Presidente Giorgio Guberti per questa significativa iniziativa».

«In questi anni abbiamo posto particolare attenzione ai simboli che possano testimoniare l’interesse dell’intera comunità al tema della violenza contro le donne – sottolinea Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa – Il monumento alle donne vittime di femminicidio in Piazzetta Serra, il mosaico Our skyn in Via Port’Aurea, le mattonelle del progetto “Ravenna città amica donne” e non ultimo le panchine rosse raccontano di una città e di una comunità che si stringe alle donne vittime di violenza e al centro antiviolenza che da 32 anni le sostiene nel percorso di uscita dal maltrattamento».

«Questa panchina rossa è un simbolo – evidenzia Antonella Bandoli, presidente del Comitato Imprenditoria femminile del territorio ravennate – che ricorda il vuoto lasciato dalle vittime di femminicidio, che richiama la nostra attenzione sui maltrattamenti compiuti sulle donne nelle nostre comunità, quotidianamente, sotto i nostri occhi, così comuni come la presenza di una panchina lungo la via. I simboli sono importanti per il loro valore attrattivo, ma più importanti sono le azioni. Il lavoro di Linea Rosa restituisce un’alternativa e una dignità alle donne maltrattate, con un lavoro capillare e costante sul campo. Noi del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio sosteniamo il lavoro delle donne attraverso la valorizzazione, l’inclusione, la formazione e la creazione di un humus culturale e sociale di accoglienza con il preciso obiettivo di rafforzare giorno per giorno il loro ruolo e la loro consapevolezza».

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