Violenza sulle donne: «Patriarcato e maschilismo, le responsabilità di noi uomini»

Ivan Morini è l’ideatore del corteo “in scarpe rosse”, in programma il 25 novembre. «Non giriamo la testa dall’altra parte»

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«La violenza sulle donne riguarda tutti, anche chi non è coinvolto direttamente, ed è importante che gli uomini manifestino un forte dissenso».

Ivan Morini, 75enne di Ravenna, è il vicepresidente dell’associazione Femminile Maschile Plurale e l’ideatore in città del corteo “Uomini in scarpe rosse”, che si terrà sabato 25 novembre (il programma a questo link), in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nelle vie del centro di Ravenna. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di raggiungere l’attenzione del maggior numero di uomini possibile, facendo scaturire in loro delle domande e di stimolare una riflessione sul tema, far sorgere l’interrogativo: “Cosa stiamo effettivamente facendo di costruttivo affinché il fenomeno possa invertire la tendenza?”.

L’iniziativa è giunta quest’anno alla sua terza edizione e negli anni è stata proposta in una quindicina di città italiane. «La prima edizione a Ravenna risale al 2021 – spiega Morini – ed è stata promossa seguendo l’esempio di un’iniziativa svoltasi a Biella, dove era stata raccolta la sfida della giornalista e conduttrice televisiva Milena Gabanelli, che aveva criticato gli uomini per non scendere in pazza davanti a questa problematica che li riguarda direttamente».

«La seconda edizione – continua l’ideatore – si è allargata alla cittadinanza e a tutti coloro che hanno voluto prenderne parte, non solo uomini ma anche donne, passando da 55 a 250 partecipanti, comprese diversi rappresentanti delle istituzioni e alcune scolaresche di Ravenna». 

Secondo Morini «è importante che gli uomini non girino la testa dall’altra parte davanti a una discriminazione o a un pensiero violento. La nostra società è incentrata sul patriarcato e il maschilismo: l’uomo ritiene di avere una supremazia sulla donna in termini di possesso e di comando e questi fatti tragici sono generati proprio da questo tipo di mentalità. In qualsiasi tipo di evento culturale o sociale la partecipazione femminile è sempre maggioritaria, a meno che non si tratti di sport o di politica, ed è fondamentale che anche gli uomini si assumano le proprie responsabilità».

Ivan Morini è anche vicepresidente e tesoriere dell’associazione Femminile Maschile Plurale, nata a Ravenna nel 2008 e composta fin dall’inizio da donne e uomini, sia del territorio che provenienti da altre città italiane, che condividono l’appartenenza all’esperienza femminista. «Questa associazione – spiega il vicepresidente – è nata da alcuni corsi sul femminismo che venivano organizzati all’università degli adulti di Ravenna e da quindici anni promuove progetti per le scuole, organizza conferenze, presentazioni di libri e seminari sul tema. L’educazione nelle scuole è il terreno principale su cui insistere, ma ancora oggi mancano delle leggi, così come andrebbero perfezionate la prevenzione e l’assistenza alle donne che si trovano in situazioni di difficoltà».

«Bisogna sollecitare le menti a riflettere il più possibile – conclude Morini – e sarei contento se si cercasse di organizzare qualcosa a livello regionale o coinvolgendo tutti i comuni della Romagna per dare un forte segnale di presenza “fisica” maschile».

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