Non una mensa per poveri, ma un progetto di cucina popolare aperto a tutti

L’iniziativa si unisce al circuito di attività solidali promosse dalla cooperativa Cervia Social Food, in un’ottica di inclusività, lotta agli sprechi e attenzione al riuso

IMG 4246

Una cucina popolare aperta a tutti, solidale e attenta al riciclo e al riuso. È da queste premesse che nasce “Cucina Sorriso”, il nuovo progetto della cooperativa Cervia Social Food che, insieme al Centro del Riuso (mercatino di oggettistica e arredo contro lo spreco), andrà ad aggiungersi ai progetti già attivi sul territorio, Libridine – piccola farmacia letteraria (libreria di seconda mano che vende a prezzi scontati libri e fumetti provenienti da donazioni, dando impiego a ragazzi con disabilità, aperta in centro città dal 2022), Risvolto – Sartoria Sociale (atelier che raccoglie abiti e stoffe da privati e attività e li rimette sul mercato a prezzi popolari, producendo anche pezzi unici, personalizzazioni dei capi e offrendo un servizio di sartoria a prezzo calmierato) e l’Emporio solidale (ne parliamo qui).

Il servizio di cucina popolare, già attivo a Cesena e Bologna, ha aperto nella zona artigianale di Cervia (via Levico 11) lunedì 20 novembre, con il servizio di asporto, mentre la sala ristorante sarà aperta al pubblico da lunedì 27 novembre. Il servizio è garantito tutti i giorni dal lunedì al sabato, con pranzo in loco e cena d’asporto. La cucina resterà aperta anche durante le festività (compreso Natale) e in qualche serata.

«Si tratta di un ristorante particolare, ma aperto a tutti – racconta Daniela Poggiali, coordinatrice del progetto – ci saranno posti riservati ai cittadini più fragili, ma chiunque potrà frequentare il ristorante pagando la cifra simbolica di 8 euro a pasto. Il pagamento avverrà tramite un’apposita tessera, in modo da rendere indistinguibili i clienti paganti e protetti».

L’idea è infatti quella di allontanarsi il più possibile dall’immaginario comune e ghettizzante di “mensa per poveri”, ma di creare un luogo inclusivo e accogliente dove condividere un pasto e intrecciare relazioni. I clienti paganti che partecipano all’iniziativa contribuiranno poi al sostenimento della stessa. 

L’apertura di Cucina Sorriso è stata possibile grazie alla collaborazione tra oltre venti realtà (Cooperativa San Vitale-Cervia Social Food, Mensa Amica, Comune, Caritas, parrocchie e associazioni di volontariato), la vincita di bandi regionali e privati, le donazioni ricevute (come nel caso delle due celle frigorifere, o delle carte da parati che rivestono la sala ristorante), e al sostegno del Comune di Cervia impegnato a sostenere l’avvio del progetto nei primi 3 anni. 

All’interno del ristorante vengono serviti esclusivamente cibi di recupero: ogni mattina i volontari raccolgono le eccedenze alimentari da forni, frutta e verdura, supermercati, botteghe e alimentari e, dopo un’attenta selezione, li smistano tra cucina, celle frigorifere e Emporio Solidale, un “supermercato” dove le famiglie in difficoltà possono reperire i beni di prima necessità gratuitamente. A cucinare i pasti caldi, gli chef dei ristoranti locali (tra gli altri, Darsena del Sale, Playa Caribe, Royal Beach, Saretina, Al Porto, Casa delle Aie, Ciurma) che si alterneranno dietro ai fornelli come volontari, ma anche persone estranee al settore, come suore, medici o poliziotti, mossi dal senso di comunità. 

Tra gli aspetti fondamentali dell’iniziativa, anche quello dell’inclusione sociale: a servire a tavola saranno infatti i ragazzi disabili del centro socio-ocupazionale Ikebana della cooperativa San Vitale di Ravenna. Gli stessi ragazzi si sono occupati della decorazione di tavoli e sedie all’interno del ristorante e lavorano come commessi nelle attività di Risvolto, Libridine (entrambe affacciate su Piazza Garibaldi) e Centro del Riuso (adiacente alla cucina popolare). «Abbiamo voluto portare la disabilità in piazza, letteralmente e metaforicamente – racconta Poggiali – vogliamo lanciare un segnale forte, e invitare la popolazione a usufruire di tutte le realtà solidali collegate al ristorante. Tutti i fondi provenienti dal Centro del Riuso, Libridine e Risvolto infatti confluiscono nel mantenimento degli stessi e a sostegno dell’attività di ristorazione».

Le attività infatti pagano canoni di mercato per l’affitto dei locali, oltre i trentamila euro annui dello stabile comprendente ristorante, emporio e Centro del Riuso a cui si aggiungono i quasi ventimila di libreria e sartoria. 

Tra i progetti futuri della cooperativa, l’installazione di un forno di comunità, dove le famiglie potranno trovarsi a cuocere le proprie preparazioni e l’apertura di un Emporio della Bellezza dedicato alle categorie più fragili, con farmacia, parrucchiere e barbiere, estetista e servizi dedicati alla cura della persona.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CONSAR BILLB 02 – 12 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24