lunedì
16 Giugno 2025
l'indagine

Una recente ricerca mette Ravenna tra le province ad “Alto rischio” di overtourism

Il gruppo Demoskopika ha stilato un elenco delle località italiane minacciate dal sovraffolamento turistico: in regione rischio alto anche per Forlì-Cesena e molto alto per Rimini

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La Provincia di Ravenna è ad alto rischio di sovraffollamento turistico, con risvolti negativi sulla qualità della vita dei residenti, sull’ambiente e sulla stessa esperienza turistica. Questo è quanto emerso da un’indagine di Demoskopika, i cui risultati sono stati depositati in esclusiva all’Ansa. La notizia è stata riportata online da Wired.

Il gruppo di ricerca ha stilato una lista delle province italiane più propense all’overtourism, basando la propria analisi sull’Indice Complessivo di Sovraffollamento Turistico (Icst), un indicatore sperimentale ideato dalla stessa agenzia e che valuta cinque principali criteri: densità turistica, densità ricettiva, intensità turistica, occupazione delle strutture e quota di rifiuti generati. Le città analizzate sono state poi catalogate secondo tre livelli di rischio, moderato, alto e molto alto.

Ravenna risulta appunto nella seconda fascia di rischio (alto) e nella stessa categoria rientra anche la vicina provincia di Forlì-Cesena. Nella fascia di rischio superiore a livello nazionale solo Rimini, Venezia, Bolzano, Livorno, Trento, Verona, Napoli.

La preoccupazione per le città menzionate è rivolta sia alla qualità della vita locale, sia alla sostenibilità turistica: «L’overtourism  non solo minaccia la sostenibilità delle nostre destinazioni più amate ma rischia anche di compromettere la qualità dell’esperienza per i visitatori e la qualità della vita per i residenti, – dichiara Raffaele Rio, presidente di Demoskopika. – Il sovraffollamento turistico è un campanello d’allarme che ci chiama ad agire, promuovendo un turismo più responsabile e sostenibile». Per prevenire il fenomeno, è necessario concentrarsi su una corretta gestione dei flussi turistici e mettere al primo posto la sostenibilità ambientale: «È fondamentale – conclude Raffaele Rio – implementare politiche di gestione del turismo che includano limitazioni temporali e numeriche per l’accesso ai luoghi più a rischio, insieme a strategie per promuovere destinazioni alternative meno note ma altrettanto ricche di cultura e bellezza oltre a incentivare il turismo fuori stagione promuovendo i luoghi anche in periodi meno affollati».

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