Entusiasmo per il passaggio del Tour de France in provincia, con migliaia di persone nelle strade di Cervia, Ravenna, Russi e del Faentino, prima di entrare nell’Imolese dopo la salita della Gallisterna, già protagonista al Mondiale del 2020.
Le foto della gallery sul passaggio a Ravenna città sono di Massimo Argnani
Una vetrina anche per il territorio, con la diretta su Rai Sport che si è soffermata in più occasioni sui monumenti più significativi con piccoli approfondimenti in particolare sui mosaici (su Eurosport, invece, molto trascurato il passaggio a Sant’Apollinare in Classe e Ravenna) e alcune curiose interviste “sul campo”, come quelle agli sciucaren di Godo (con tanto di battute sul doppio senso del nome della località). E qualche gaffe, come le Saline di Cervia che secondo la grafica francese sono nel comune di Cesenatico o la basilica di San Vitale che diventa la “cappella arcivescovile”…
Appassionata la telecronaca Rai, grazie al commento tecnico del faentino Davide Cassani – emozionato quando i corridori passano vicino a casa sua, in centro a Faenza – con citazioni della Fira di Sett Dulur, del Passatore (e la sua presunta parentela con Raffaella Carrà, tra l’ironia generale), perfino di Boncellino, e poi naturalmente di Brisighella e della sua via degli Asini.
Per quanto riguarda la corsa, da segnalare la doppia fuga iniziale, che ha permesso ai ravennati di applaudire il gruppo di fuggitivi, i due più diretti inseguitori e poi il gruppo con la Maglia gialla.
Tra i primi commenti, quelli del sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale: «Il passaggio dei ciclisti nel cuore delle terre alluvionate è stato un omaggio alla nostra Romagna, che con le sue mani ha saputo rialzarsi dopo il tragico evento del maggio scorso, con la speranza che questa grande vetrina possa aiutare a mantenere alta l’attenzione su questa terra. Un ringraziamento speciale va a tutte e tutti coloro che hanno reso possibile questo momento!».