venerdì
20 Giugno 2025
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A Ravenna aumentano gli over 80 ma crolla l’offerta di colf e badanti

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Le ultime analisi dei dati di Istat e Inps, elaborati da Cisl Romagna, presentano un quadro preoccupante sull’invecchiamento della popolazione e la carenza di badanti e colf disposte al servizio. Tutte tre le province romagnole stanno assistendo negli ultimi a un’impennata della popolazione over 80 e al fisiologico aumento della domanda di assistenza domiciliare, ma l’offerta lavorativa si assottiglia drasticamente.

In provincia di Ravenna, negli ultimi dieci anni, la popolazione over 80 è aumentata significativamente, passando da 31.924 persone nel 2014 a 35.364 nel 2023 con un incremento del 10.78%. Tuttavia il rapporto tra popolazione anziana e badanti è cresciuto solo dal 5,15 nel 2014 al 6,65 nel 2023. Questo dato indica che, nonostante l’aumento della popolazione anziana, il numero di badanti disponibili non è sufficiente a soddisfare la domanda crescente di assistenza. Le cause di questa crisi sono diverse e complesse. Una delle ragioni principali è la scarsa attrattività del settore domestico, caratterizzato da stipendi bassi ed attività precaria, legata alle esigenze delle famiglie. Anche considerando il fatto che il lavoro nero è molto diffuso nel settore, il numero di assistenti familiari rimane  inferiore alla domanda.

Sempre in provincia, il numero totale di lavoratori nel settore domestico in questi anni ha mostrato diverse fluttuazioni, partendo da 6.199 nel 2014 e raggiungendo un picco di 6.462 nel 2021, per poi scendere a 5.316 nel 2023 con una perdita del 14.24%.

Nel 2021 molte famiglie hanno fatto una spontanea regolarizzazione dei rapporti di lavoro per consentire ai lavoratori domestici di recarsi  al lavoro durante il lockdown e all’entrata in vigore del decreto “Rilancio” che prevedeva una sanatoria e il riconoscimento di sei mesi di permesso di soggiorno a chi avesse un regolare contratto. I contratti di badanti sono stati costantemente superiori a quelli delle colf. Questa differenza è costante nel decennio, ma mentre i contratti come badante rimangono più o meno stabili passando da 3.809 del 2014 a 3.653 del 2023, calano notevolmente i contratti come colf da 2.390 del 2014 a 1.663 del 2023 con un calo del 30.42%.

Un altro dato preoccupante è l’aumento dell’età media dei lavoratori nel settore domestico. In tutte e tre le province, si osserva un incremento significativo del numero di badanti e colf over 65, mentre la fascia d’età 30-44 anni è quella più colpita dalla diminuzione dei lavoratori. Questo dato evidenzia la difficoltà di attrarre e trattenere manodopera giovane nel settore dell’assistenza agli anziani.

A Ravenna il numero di giovani lavoratori (fino a 29 anni) nel settore domestico è diminuito da 457 nel 2014 a 135 nel 2023, anche gli adulti (30-44 anni) hanno visto una riduzione significativa, passando da 1.856 lavoratori nel 2014 a 869 nel 2023. I maturi (45-64 anni): hanno subito un lieve calo, da 3.672 nel 2014 a 3.507 nel 2023, mentre negli anziani (65 anni ed oltre): il numero di lavoratori anziani è aumentato da 214 nel 2014 a 805 nel 2023, segnalando una maggiore presenza di lavoratori di età più avanzata nel settore.

«L’invecchiamento della popolazione romagnola non è più solo un dato statistico, ma una vera e propria bomba ad orologeria pronta ad esplodere – dichiara il segretario generale Cisl Romagna Francesco Marinelli -. La domanda di assistenza domiciliare cresce, mentre il numero di colf e badanti si assottiglia drammaticamente, lasciando intravedere un futuro allarmante per i nostri anziani. Non possiamo tergiversare, – chiosa Marinelli – non possiamo permettere che questa generazione venga abbandonata al proprio destino. È necessario un intervento immediato e incisivo per scongiurare una futura crisi».

L’invecchiamento della popolazione Romagnola sta avvenendo ad un ritmo più rapido rispetto alla crescita del numero di contratti di lavoro nel settore domestico.

Secondo le previsioni demografiche svolte dalla Regione Emilia Romagna per le province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini entro il 2030, si stima un incremento di oltre 918 anziani over 80 a Ravenna (+3,31%), 1.872 Forlì-Cesena (+6,17%),e ben 3.096 a Rimini (+12,60%). Un aumento esponenziale che avrà un impatto significativo sulla domanda di assistenza domiciliare che metterà a dura prova l’attuale sistema di welfare e creando una potenziale carenza di badanti e colf.

«La diminuzione dei lavoratori giovani e adulti nel settore e l’aumento dei lavoratori over 65 indicano una necessità urgente di riforme nelle politiche del lavoro e nelle strategie di assistenza domiciliare. – comunicano dalle associazioni – È essenziale garantire un numero adeguato di lavoratori qualificati per rispondere alle esigenze della popolazione anziana in continua crescita, attraverso percorsi formativi che aiutino le persone ad intraprendere con professionalità tale impiego. Inoltre sarà importante garantire maggiori incentivi sulle assunzioni regolari, soprattutto riguardo gli anziani non autosufficienti».

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