Camst group, in collaborazione con l’azienda ravennate Rosetti Marino da il via, a partire dal 15 luglio, a una fase di sperimentazione di sei mesi che prevede la somministrazione dei pasti da asporto in contenitori riutilizzabili e un sistema di tracciamento smart.
Il progetto, studiato con la startup benefit Aroundrs, prevede la sostituzione del packaging monouso con contenitori riutilizzabili e un sistema digitale per la gestione della loro presa in carico e riconsegna e per la misurazione dell’impatto ambientale. La mensa aziendale serve circa 600 pasti mensili e, grazie a questo sistema, si stima che verranno risparmiati circa 1800 contenitori di plastica monouso e 600 confezioni di posate monouso al mese.
Si tratta del primo caso di applicazione del progetto sostenibile nel mercato della ristorazione collettiva aziendale in Italia. Dopo essersi registrati sull’app ed aver ricevuto un codice Qr personale, i dipendenti potranno mostrarlo in mensa agli operatori che, scannerizzandolo, risaliranno al relativo contenitore da utilizzare per il pasto d’asporto. Una volta consumato il pasto, senza aver prodotto alcun rifiuto, i dipendenti potranno quindi restituire il contenitore direttamente in mensa, dove verrà lavato e sanificato per essere rimesso in circolo. I contenitori richiudibili potranno essere portati a casa evitando sprechi alimentari, in caso di eventuali eccedenze e, dopo alcuni giorni, riconsegnati in mensa.
«Siamo veramente orgogliosi di renderci pionieri dell’inserimento di questo progetto all’interno del mercato della ristorazione collettiva aziendale – commenta Gianluca Cristallo, Innovation manager di Camst. – Si stima, infatti, che un contenitore usa e getta venga utilizzato per meno di 60 minuti, ma siano necessari oltre 100 anni per il suo smaltimento. Se pensiamo a questo processo applicato ogni giorno da parte di migliaia di dipendenti delle mense delle aziende in cui offriamo il nostro servizio, i numeri sono davvero impressionanti».