mercoledì
18 Giugno 2025
Natura 2000

La Regione inserisce 7mila ettari nella tutela ambientale, nessuno nel Ravennate

Salgono così a 167 i siti protetti, per un totale di quasi 310mila ettari, pari al 12,3% dell’intero territorio regionale

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Ambassador AmaParcoOltre settemila ettari di territorio dell’Emilia-Romagna entrano a far parte della rete europea Natura 2000 per la tutela ambientale a protezione della biodiversità e degli habitat delle specie animali e vegetali della regione, ma nemmeno un metro quadrato rientra nei confini della provincia di Ravenna.

Le nuove aree istituite in Emilia-Romagna ricadono per metà all’interno di aree già protette o comunque gestite da Enti parco, e sono così suddivise a livello provinciale: 2.852 nuovi ettari in provincia di Parma; 3.296 Reggio Emilia; 337 Modena; 516 Bologna; 160 Forlì-Cesena e 14 Rimini.

Il via libera è arrivato dalla giunta regionale che ha portato a conclusione il percorso avviato nel 2022 e sospeso dopo l’alluvione in Romagna. Numerose le candidature da parte di Enti parco, Comuni e associazioni ambientaliste per l’istituzione di nuovi siti Natura 2000 e dell’ampliamento di quelli esistenti.

Dopo una fase di confronto con i Comuni e la valutazione tecnica sulle proposte pervenute, che ha coinvolto Enti Locali e portatori di interessi, la Regione ha approvato l’istituzione di otto nuovi siti e l’ampliamento di altri 19 già esistenti, che aggiungono in Emilia-Romagna esattamente 7.175 nuovi ettari di aree tutelate all’attuale rete Natura 2000. Salgono così a 167 i siti protetti, per un totale di quasi 310mila ettari, pari al 12,3% dell’intero territorio regionale.

Natura 2000 è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità, la tutela degli habitat (foreste, praterie, ambienti rocciosi, zone umide) e delle specie animali e vegetali rare e minacciate. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, e si basa sull’individuazione di aree di particolare pregio ambientale denominate Siti di Importanza Comunitaria (SIC), destinate a diventare Zone Speciali di Conservazione (ZSC), che vanno ad affiancare le Zone di Protezione Speciale (ZPS) per l’avifauna.

«L’istituzione di questi nuovi siti nell’ambito del progetto Natura 2000 dell’Unione Europea, sollecitato anche dal ministero dell’Ambiente, rappresenta un importante traguardo per il nostro territorio – afferma l’assessora alla Programmazione territoriale, Parchi e Forestazione, Barbara Lori –. Un significativo passo avanti per preservare la biodiversità e gli ecosistemi locali, che conferma l’impegno concreto della Regione verso la tutela e la valorizzazione dell’ambiente come patrimonio comune, e la promozione di uno sviluppo sostenibile. Si tratta di un contributo anche in chiave nazionale, per il raggiungimento entro il 2030 della soglia del 30% di aree protette prevista da questo progetto europeo per il nostro Paese. Le numerose richieste che abbiamo ricevuto in particolare da parte dei Comuni- chiude Lori- dimostra come questi spazi siano concepiti come importanti strumenti per migliorare la qualità della vita dei cittadini, promuovendo un rapporto armonioso e rispettoso della natura, rafforzando l’educazione ambientale e il turismo sostenibile».

 

 

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