martedì
17 Giugno 2025
Il Programma

Faenza si prepara per Argillà: un weekend dedicato all’arte della ceramica

Mostre, mercati, incontri e performance dal vivo: l'ottava edizione del festival torna nella città delle maioliche dal 30 agosto al 1 settembre

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È tutto pronto per l’ottava edizione di Argillà Italia, uno dei più importanti festival dedicati al mondo della ceramica su territorio nazionale. Dal 30 agosto al 1 settembre Faenza ospiterà oltre 200 espositori da tutto il mondo e 90 eventi tra artigianato, arte e design, tra tradizione e innovazione.

Oltre ad ammirare e acquistare opere in ceramica, sarà possibile partecipare a laboratori per bambini, workshop, conferenze, dimostrazioni di formatura, cottura e performance d’arte contemporanea, oltre che visitare i Musei e i monumenti della città dedicati all’arte della terracotta.
L’edizione 2024  sarà caratterizzata da un’attenzione particolare alle produzioni provenienti dai Paesi Baltici, scelti come Paesi ospiti di quest’anno e presenti con una ventina di espositori alla mostra mercato e una ricca mostra al Teatro Masini dal titolo “Baltic Connections” (inaugurazione il 30 agosto, ore 11) a cura di Valentins Petjko (Lettonia), Aivars Baranovskis (Lettonia), Agne Šemberaitė (Lituania), Pille Kaleviste (Estonia). In esposizione, le opere di oltre sessanta artisti in grado di offrire uno sguardo sulla vivace scena ceramica contemporanea dei Paesi baltici.

Tra gli eventi collaterali alla manifestazione, anche il Mondial Tornianti, l’avvincente competizione di tornio a cui parteciperanno professionisti provenienti da tutto il mondo, la Pottery Bicycle Argi-bike di Thomas Benirschke, Davide Brini con il Tornio magico, e il grande forno all’aperto, progettato e coordinato dal gruppo “Made in Nove: ante impression” che si cimenterà in una cottura ceramica sperimentale a legna.

La mostra mercato inaugurerà sabato 31 agosto (ore 16) davanti al Museo Mic, le mostre ufficiali invece prenderanno il via già da mercoledì 28 agosto, restando visitabili, in alcuni casi, anche al termine del weekend di festa.

Si comincia alle ore 17 di mercoledì, alla Casa Museo Ivo Sassi, con l’opening della mostra “I grossi spessori di Ivo Sassi” che espone grandi cerchi e pannelli che sono la testimonianza di una ricerca tecnica e di una sperimentazione continua e costante dello scultore faentino.

Si prosegue alle 17.30 all’Isia di Faenza con l’inaugurazione di tre progetti espositivi: “Faenza Mia, Faenza Mia, Faenza Mia” a cura di Alessandro Gori con il coordinamento di Daniela Lotta. Il progetto vede la collaborazione dei ceramisti di Ente ceramica con gli studenti dell’istituto ed è concepito come un gioco di scatole cinesi, focus molteplici che cambiano a seconda del punto di vista di chi guarda, senza dare a nessuno di essi una preminenza definita; poi “Ceramica Virtuosa” a cura Sabrina Sguanci con il coordinamento tecnico di Mirco Denicolò e “Solchi dell’Appenino” di Enrico Versari.

Alle ore 18, ci si sposta al Salone delle Bandiere con “Poloniato/Polloniato – Una famiglia di ceramisti a Nove”. La mostra racconta gli esiti in ceramica realizzati da diverse generazioni di membri delle famiglie Poloniato/Polloniato nell’ultimo secolo e ripercorrere attraverso una accurata selezione di opere l’attività decorativa e plastica in ambito artigianale, in particolare in relazione con la manifattura Barettoni, già Antonibon, ma anche la ricerca artistica più recente. Sempre al Salone delle Bandiere, in concomitanza verrà inaugurata “Cerartotto” a cura della Korea Women Ceramist Association.
Infine, alle ore 19, ultima inaugurazione della giornata con la mostra “Oltre il fango” a cura di Claudia Casali e Matteo Zauli che espone opere di artisti legati all’alluvione che ha colpito la Romagna a maggio del 2023. In mostra opere di Maria Laura Argnani, Cristina Bagnara, Francesco e Marco Bondi, Wei Bao, Richard Betti, Silvia Camporesi, Andrea Salvatori, Ivo Sassi, Guerrino Tramonti e Carlo Zauli.
La giornata si conclude alle 20, con “Post Fata Resurgo – opere di Felice Samorè” alla Riunione Cattolica Torricelli.

Si riparte giovedì 29 agosto alle ore 11, nella Chiesa di Santa Maria dell’Angelo, con la preview di due progetti: il primo è “Caos e il suo contrario. Materia animata: morfogenesi Morigi, il cinquantenario” a cura di Giovanni Gardini, che celebra il lavoro di Mirta Morigi e della sua storica bottega faentina tutta al femminile. Il secondo, sempre a cura di Gardini si intitola ”La casa della via lattea” con opere di Antonello Ghezzi.

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Alle ore 18, opening della mostra “Ceramics at the Palace, visioni contemporanee sull’alto artigianato artistico europeo”, a cura di Viola Emaldi. Un viaggio nel mondo della ceramica artigianale artistica europea, organizzata dalla European Route of Ceramics.

Il 30 agosto, alle ore 11, inaugurano tutte le mostre allestite al Ridotto e al Foyer del Teatro Masini. Oltre alla mostra dei Paesi Baltici aprono “Ceramisti dall’india” della Golden Bridge Pottery che è stata fondata da Deborah Smith e Ray Meeker nel 1971 e da allora produce grès funzionale cotto a legna. Ray sperimenta la costruzione di case in argillacotte in situ e con maestria realizza sculture monumentali in ceramica e collabora con studenti di tutto il mondo, la mostra “Possibility” di pezzi unici del gruppo giapponese Kyototto che combinano tradizione e innovazione e tendenze contemporanee,“50anni di arte e design in ceramica” una personale del maestro di Albisola Ernesto Canepa con una lunga carriera alle spalle; “Sulle Rive del Lamone : un intreccio fra ceramica ed erbe palustri” di Milano Makers, in collaborazione con il Museo delle Erbe Palustri di Bagnacavallo e la ceramista Maria Elena Boschi, per la direzione artistica Maria Christina Hamel, che mette in relazione la celeberrima ceramica di Faenza, anticamente realizzata con l’argilla del fiume Lamone, con le erbe palustri che crescono lungo i suoi argini; e infine la mostra “Primedicopertina”, con le opere ceramiche pubblicate nell’ultimo biennio sulle copertine delle riviste La Ceramica Moderna & Antica e D’A. Alle ore 18, a Palazzo Milzetti, apre la mostra “Oltre il Neoclassico. Kéramos”. La mostra, promossa da Gulliarte, è presentata da Domenico Iaracà ed è realizzata in collaborazione con Mic Faenza ed espone, in dialogo con le decorazioni di Felice Giani e dei suoi collaboratori sculture di grandi dimensioni e pannelli in ceramica di Sandro Lorenzini, Marian Heyerdahl, Ole Lislerud e Renza Sciutto. In ultimo, alle 19.30, al Museo Guerrino Tramonti apre la mostra ”Collezioni ceramiche da Casa Museo Remo Brindisi” con opere della collezione di Lido di Spina che testimoniano il dialogo costante tra i due amici nel passato.

Il 31 agosto, alle ore 10, al Muat – Museo Settore Territorio l’opening di “Figulinae” di Karin Putsch-Grassi. Recentemente una sua colonna è entrata a fare parte del Must e verrà inaugurata ufficialmente nell’ambito di Argillà.

Alle ore 11 ci sposta al Museo Diocesano con il taglio del nastro di “Ortografie grammaticali” a cura di Giovanni Gardini e Claudia Casali con opere di Nicola Boccini, Marino Ficola, Nicola Renzi. Alle ore 12, allo Spazio Ceramica Faenza è la volta della mostra “Interra project” a cura di Nuria Pozas Corredera. Alle ore 17 la Casa Museo Raffaello Bendandi inaugura “Un’arte in scala per Bendandi”. Alle ore 18 ci sposta al Museo Carlo Zauli per l’inaugurazione nel giardino della scultura “Am plesso” di mCLp Studio: un vaso che contiene una pianta di Tillandsia, si lascia attraversare dai venti e protegge uno specchio d’acqua il nutrimento per il suo cuore vegetale. In concomitanza al Museo Zauli verranno aperte “Tecnologia e Madre Terra” di Kelly Newcomer, realizzata in collaborazione con Esperienza Italia. Newcomer, con sede a Minneapolis, espone alcune opere realizzate al Museo Zauli durante un progetto di scambio e residenza e “Immersioni”, mostra personale di Patrizio Bartoloni con oggetti e sculture frutto di una continua sperimentazione in cui i saperi, le pratiche e le atmosfere culturali si inseriscono in visioni tipiche dell’arte contemporanea. Alcune opere sono realizzate in collaborazione con Dalila Innocenti e Maria Palmieri.

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Il programma completo e aggiornato delle esposizioni è consultabile sul sito di Argillà. Nell’ambito della manifestazione nasce anche un calendario di mostre collaterali, “Argillà Off”:

Giovedì 29 agosto alla Bottega Bertaccini inaugurerà alle 16 “Intime Percezioni” con opere di Aida Bertozzi e Tiziana Del Vecchio; nello stesso orario, allo Studio Lemure invece la presentazione di “Sorsi d’Arte 2024 intreccio tra terra e sapori”.

Venerdì 30 agosto al Liceo Torricelli Ballardini dalle ore 15 sarà possibile ammirare “Bertozzi & Casoni dai manufatti scolastici alla produzione attuale”; e dalle 17,  “Ceramica Futuro” alla sede del Borgo Durbecco e “Ceramica Faentina Rest in peace” al Fontanone – Rotonda F. Lama. Si prosegue alle 18  con “Brutal Toys” di Marco Ceroni al Ceroki Lab Shop; e con “Fragilissimo” al Latte Project Space. Dalle 18,30 il Circolo Prometeo aprirà le porte di “Bricks of Sisterhood”; dalle 19 inaugureranno invece le mostre di Marina Rodriguez e di Piefrancesco Solimene al Nove100; dalle 20 si potrà ammirare “Salon des Refuses” negli spazi di Another Fucking Gallery.

Sabato 31 agosto si parte con due eventi alle 11: allo studio Studio Calycanthus aprirà la mostra di Evandro Gabrielli, mentre all’Hotel Vittoria quella di Bruno Grisolia; dalle 12 allo Spazio Ente Ceramica al via la mostra “Interra Project”. Dalle 15 alle 19 la giornata sarà animata da “Cat Ceramic Art Tour” inaugurazioni itineranti a partire dalla sede del Facc che ospita due mostre “Fortune Street n. infinito” di Marianna Limarova e “A Trick of prospective” di Giulia Guerra, per proseguire, alle ore 16, in via Emiliani 2, con la mostra “Future Archeologies 2049” di Virginia San Fratello, alle ore 17 alla Bottega Bertaccini con “Intime Percezioni”, concludendo alle ore 18, in via Severoli 12, con “Orange is the new green” di Elizabeth Dychter.

Durante le giornate di Argillà, il Mic rimarrà aperto straordinariamente fino alle 20 con biglietto ad ingresso ridotto per tutti e visite guidate alla mostra di Gio Ponti. Inoltre sarà possibile visitare la mostra “L’arte di Simone Crespi” e un nuovo allestimento nella sala Europa dal titolo “Pillole contemporanee” che espone opere di autori internazionali selezionati alle varie edizioni del Premio Faenza dell’ultimo quarantennio. Anche la Pinacoteca comunale offre due speciali appuntamenti con visita guidata, sabato 31 agosto e domenica 1 settembre. Palazzo Muky invece sarà aperto in visita serale dalle 19 alle 21. Il Museo Carlo Zauli propone una visita guidata in bicicletta (31 agosto, ore 10) alla scoperta degli studi ceramici divenuti musei d’artista. Infine, anche il Teatro Masini effettuerà aperture speciali con visite guidate (30 agosto dalle 16 alle 19 e il 31 agosto e 1 settembre dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19).

In chiusura degli eventi collaterali alla mostra mercato, una serie di talk con esperti del settore: giovedì 29 agosto l’incontro “Mani in pasta. Art Therapy” alle ore 17.30 negli spazi del Teatro Filodrammatici. Venerdì 30 agosto, alla Sala Bigari l’incontro “Le arti applicate e Guerrino Tramonti, un esempio di grande attualità” dalle 9 alle 11; mentre alle ore 20.30 si terrà il concerto della Scuola Sarti nella Chiesa di Santa Maria dell’Angelo. Sabato 31 agosto a Palazzo Milzetti  il convegno “Le Case Museo 2.0” dalle 9,30 alle 12,30. Alle 11 partiranno altri due eventi: il talk di Diego Galizzi e Paolo Bertozzi al Liceo Torricelli Ballardini  e  l’evento “Fare Comunità a cavallo di un tornio” al Cortile Morigi. Alle ore 18 il concerto “Ti racconto di lei” mentre alle ore 19, in Sala Conferenze del Mic di Faenza, verrà proiettato “Il sottobosco”, una pellicola biografica su Giovanni Poggi, storico ceramista albisolese ancora in attività.

Gli eventi si concluderanno domenica 1 settembre alle 10.30, con la presentazione in Sala Bigari della guida “Villa Case Grandi. Parco – Villa – Oratorio – Museo Ceramico Ferniani” a cura di Carmen Ravanelli Guidotti con la collaborazione di Marcella Vitali. Oltre alle autrici intervengono Oliva Rucellai dell’Archivio Richard Ginori e Daniele Pascale Guidotti Magnani del Dipartimento Architettura dell’Università di Bologna.

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