sabato
21 Giugno 2025
Calcio D

Il Ravenna di Cipriani parte vincendo il derby di Coppa ai rigori, ma quanta fatica

Contro Forlì finisce 1-1 nei 90 minuti (Di Renzo il primo marcatore del nuovo corso giallorosso) con i biancorossi che controllano la partita e non concretizzano le occasioni. Sugli scudi il portiere Fresia, classe 2005: due rigori parati

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457730377 927217202753768 3086212457197586541 NIl nuovo Ravenna di Ignazio Cipriani comincia gli impegni ufficiali con una vittoria. Successo casalingo nel derby contro il Forlì, domenica 1 settembre, nel primo turno della Coppa Italia di serie D. Ma i giallorossi hanno fatto tanta fatica: la vittoria è arrivata ai rigori dopo l’1-1 maturato sul campo in 90′ in cui gli ospiti hanno quasi sempre avuto il gioco in mano e creato molte più occasioni da gol dei padroni di casa.

FresiaTra i venti giocatori tra titolari e panchina solo cinque facevano parte del Ravenna anche l’anno scorso (Nappello, Rrapaj e Esposito dal 1′, Mandorlini e Magnanini in panchina). A prendersi la scena è stato uno dei nuovi: il portiere 19enne Gabriele Fresia, autore di una bella parata su punizione Francesco Menarini ma soprattutto di due parate sui tiri dagli undici metri: Lupattelli e Visani non hanno realizzato e la vittoria del Ravenna è arrivata con il sesto penalty trasformato dal capitano Rrapaj (Nappello ha fallito il quinto che poteva già chiudere la gara).

Nelle dichiarazioni post partita il giovane portiere evita di prendersi meriti personali e condivide tutto con la squadra: «Vince sempre il gruppo». Sui rigori parati ammette di aver usato l’istinto: «Finora ho giocato in altri gironi e non conoscevo molto i giocatori del Forlì. Avevamo guardato qualche filmato per preparare la partita ma poche cose e qualcuno poi è uscito prima di calciare i rigori».

L’allenatore Mauro Antonioli, a fine partita, riconosce la difficoltà avuta dalla sua squadra e la spiega così: «Sapevamo di arrivare al 70 percento del nostro potenziale perché siamo all’inizio e alcuni giocatori sono con noi da pochi allenamenti. Ci siamo comportati bene quando aveva palla il Forlì e invece siamo stati meno efficaci in fase di nostro possesso. Però si è anche visto un punto forte di quest’anno: una rosa di grande qualità e infatti con i cambi noi abbiamo messo in campo qualcosa in più rispetto al Forlì. Sono soddisfatto per il passaggio del turno che fa bene e aiuta a lavorare meglio».

Per una domenica sera dalle temperature ancora torride e un impegno non di primo piano come la coppa, il Benelli ha comunque offerto una notevole cornice di pubblico. Del resto, si sa, l’entusiasmo è alle stelle in città con quasi duemila abbonamenti già staccati, andando a eguagliare i numeri delle storiche annate in serie B. La curva Mero ha accolto le squadre in campo con uno striscione che citava Dante (“L’amor che move il sole e l’altre stelle“) e poi non è rimasta in silenzio nemmeno un minuto. Curiosità cromatica: il Ravenna ha giocato la prima con la divisa blu con dettagli gialli, mentre il Forlì in biancorosso.

Il primo gol ufficiale è di Luca Di Renzo, esperto attaccante arrivato in estate dalla Roma City con cui ha realizzato 20 reti in 34 presenze in D, bissando il risultato della stagione precedente con il Vado (35 caps, 21 reti). In carriera 145 le marcature in campionato. Una rete che lo stesso bomber, nelle interviste a fine partita, ha spiegato essere nata nel prepartita: «Con Lordkipanidze abbiamo parlato, gli avevo detto che quando aveva palla sull’esterno poteva cercami dalla parte opposta con il cross e così è successo. Per quanto riguarda la partita ci sarà da fare meglio, soprattutto in casa».

Il capitano Rrapaj ha voluto dedicare la vittoria al compagno Umberto Agnelli, assente per la morte del padre: «È un momento difficile per lui e non si può nemmeno immaginare quando sia doloroso. Speriamo di vederlo presto con noi per andare avanti».

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