sabato
14 Giugno 2025
il festival

Ammutinamenti torna in città con 9 giorni di performance, incontri e laboratori

Alcuni grandi nomi della danza d'autore si esibiranno al fianco di giovani promesse emergenti. Tra i luoghi protagonisti anche spazi urbani non convenzionali come l'ex consorzio agrario e il Centro commerciale Esp

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ammutinamenti

Torna dal 6 al 14 settembre Ammutinamenti, il festival di danza d’autore che coinvolgerà nella sua ventesima edizione luoghi naturali, urbani e non convenzionali di Ravenna. I nove giorni di festival vedranno protagonisti 40 artisti nazionali e internazionali, tra grandi nomi (irgilio Sieni, Alessandro Sciarroni, Simona Bertozzi, Salvo Lombardo, Monica Francia e gruppo Nanou, per citarne alcuni) e promesse emergenti come l’italo brasiliano Rafael Candela, Àngel Duran, Richard Mascherin, Elisa Sbaragli, Parini Secondo. Oltre alle performance e agli spettacoli, i cittadini saranno direttamente coinvolti nella realizzazione di 11 laboratori artistici.

Tra le novità del festival, la collaborazione con Norma Aps, che curerà la nuova sezione musicale del festival, inserendo all’interno della manifestazione anche i concerti live di Asianoia e Cacao e il dj set conclusivo di Simona Diacci Trinity. La musica sarà infatti uno degli elementi chiave di questa edizione, che a partire dal nome “Controtempo“, vuole stimolare una riflessione sul superamento di schemi regolari e impostati, generando nuovi ritmi personali e focalizzati sul presente. Come ogni anno il festival è organizzato e promosso dall’Associazione Cantieri Danza, con la direzione artistica di Francesca Serena Casadio, Christel Grillo e Giulia Melandri.

Ad accogliere il festival sono i luoghi iconici di Ravenna come il Mar – Museo d’arte della Città di Ravenna, il Palazzo Rasponi dalle Teste, la Fondazione Sabe per l’arte, le Artificerie Almagià, il Teatro Rasi, Piazza Kennedy, accanto a spazi rigenerati attraverso progetti culturali dedicati come l’Ex Consorzio Agrario-Area Tempus oltre a quelli in cui immergersi nella natura e nella storia come la Chiusa di San Marco e il Molino Lovatelli o nella street art del quartiere Darsena. A questi si aggiungono anche location meno convenzionali e solitamente dedicate a tutt’altra attività, come il Centro Commerciale ESP.

Dopo l’anteprima del 1 settembre con la performance do-around-the-world del collettivo Parini Secondo realizzata in collaborazione con la rassegna Ra-dici35, il festival entra nel vivo a partire da venerdì 6 settembre, a partire dalla performance del coreografo Alessandro Sciarroni (Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2019), che presenterà nelle stanze affrescate di Palazzo Rasponi dalle Teste (ore 18.30) Save the last dance for me, unospettacolo sulla Polka Chinata ospitato in tutto il mondo. Si tratta di un ballo tradizionale bolognese risalente ai primi del ‘900, una danza di corteggiamento eseguita in origine da soli uomini: fisicamente impegnativa, quasi acrobatica, prevede che i danzatori abbracciati l’un l’altro, girino vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra. Per chi è desideroso di apprendere le basi e di questa danza tradizionale quasi dimenticata sarà possibile partecipare al laboratorio prima della performance. Alle ore 19.30, sulla Banchina della Darsena, Silvia Calderoni e Ilenia Caleo ci interrogano con il loro thefutureisNOW?, un’azione performativa che unisce alla danza il segno grafico (e incontrollabile) di liquidi e vernici. Diversi gli eventi alle Artificerie Almagià durante la serata: alle ore 20.15 la performance a conclusione del laboratorio Device di Monica Francia e Zoe Francia Lamattina con giovani e adolescenti dal titolo Congegno Emotivo, mentre alle 20.45  spazio all’arte visiva con l’inaugurazione della mostra di Flavia Bucci, autrice dell’opera presente nella grafica di questa edizione del festival. Si prosegue alle ore 21.30 con il coreografo Àngel Duran che è in scena con Clinch, creazione che espone la mascolinità più tossica stabilita nella competizione e nel confronto con tutto ciò che è diverso. La giornata si conclude alle 22.00 con le performance musicali di AsiaNoia e Cacao.

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Congegno Emotivo

Sabato 7 settembre il Mar accoglierà la performance di Chiara Frigo con Marigia Maggipinto, storica interprete del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, protagonista di Miss Lala al Circo Fernando / In a room (ore 16 e ore 17). Miss Lala è una dimora calda, accogliente, in cui gli ospiti sono seduti attorno a un tavolo imbandito di foto e di scritti, un archivio dal quale il pubblico può attingere. In base alla scelta istintiva delle persone, Marigia Maggipinto compone un racconto in tempo reale facendosi corpo e parola per assecondare le scelte degli spettatori. Alle ore 18, sempre negli spazi del museo, lo spettacolo va in scena nella versione dedicata ai bambini e famiglie con il titolo Miss Lala al Circo Fernando / Kids. «Crediamo che sia una grande occasione per coinvolgere anche il pubblico più giovane – spiegano le direttrici artistiche – il mondo della danza, a differenza di quelli legati a teatro o musica, non si rivolge spesso alla fascia dell’infanzia. Invece è importante per noi coinvolgere questo tipo di pubblico».

Alle ore 18 la danza approderà al Centro Commerciale ESP con la performance Forrest del giovane danzatore Rafael Candela, lavoro che nasce dal desiderio di instaurare una maggiore prossimità e informalità tra performer, spazio e pubblico, e con Memento di Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi (creazione vincitrice di Danza Urbana XL 2024) che creano una sorta di paesaggio immaginario dove due corpi indagano sul significato del ricordo. Le Artificierie Almagià si fanno di nuovo protagoniste della serata con lo spettacolo Breathing room del coreografo e artista multimediale Salvo Lombardo, con la partecipazione di Sissj Bassani (ore 20.30)A seguire (ore 22) il coreografo e danzatore spagnolo Richard Mascherin è in scena con Vacìo espiritual, una performance rituale in cui il corpo, il suono e la musica techno sono tra loro collegati. La serata di sabato si conclude alle22.30, con l’installazione video legata al progetto do-around-the-world di Parini Secondo, un archivio che narra i progressi tecnici nell’attività del salto del collettivo emiliano romagnolo e ripercorre la geografia del suo percorso di ricerca e dei luoghi attraversati dal progetto.

Domenica 8 settembre, il festival vuole rimarcare la sua natura ibrida ed eclettica rinnovando la collaborazione con Trail Romagna, che organizzerà una passeggiata tra le antiche e attuali vie d’acqua (Tracce di danza nel cammino di Ravenna città d’acque), a partire dalla Chiusa di San Marco al Molino Lovatelli (ore 17). Il percorso si arricchisce degli interventi danzati site-specific di Sleep in the car di Virgilio Sieni. Alle ore 17.30 si partirà dal Parco Mani Fiorite per un’immersione nella Darsena, tra murales e graffiti d’autore, in compagnia di Rafael Candela che camminando e si muovendosi a ritmo di musica si aprirà alla casualità degli incontri scrivendo la drammaturgia in tempo reale. Accompagnerà anche la performance di Giacomo Turati e Mattia Quintavalle “R.I.A.D. Rhythm is a Dancer”,  legata alla body percussion e allo stepping, due tecniche che permettono al corpo di “suonare” e ballare allo stesso tempo. A concludere la passeggiata, la pausa green degli Ortisti di strada con Per gioco e per le piante, laboratorio che attraverso i linguaggi del teatro e della giocoleria ci conduce in un’esplorazione botanica alla scoperta delle piante spontanee del nostro territorio.

Lunedì 9 settembre, alle ore 18, l’Area Tempus dell’ex Consorzio Agrario (sponda sinistra del Candiano) sarà la cornice di Mirada, performance multimediale della coreografa Elisa Sbaragli, vincitrice del bando Danza Urbana XL 2024, che propone nuovi modi di contemplare la presenza di un corpo nello spazio con un punto di vista ultra dinamico. Alle ore 18.30, sempre nell’Area Tempus, gruppo nanou presenta Specie di spazi, una riflessione sulla costruzione di nuovi spazi fisici e immaginari.

Alle 21 le Artificerie Almagià accolgono Athletes – Ravenna, il progetto di rilettura coreografica delle pratiche sportive di Simona Bertozzi che intreccia danza, sport e vocalità. Athletes – Ravenna vede in scena un gruppo di danzatrici, Alessandra Zambelli (ex giocatrice di pallavolo) che ha messo in atto una forma di trasmissione delle sue pratiche sportive, del vocabolario gestuale e della vocalità che le caratterizzano, e le 15 donne che hanno preso parte al laboratorio condotto dalla stessa Bertozzi a Ravenna realizzato tra luglio e settembre. Alle 21.45 le artificerei ospiteranno El resto del naufragio di Roberto Olivan, un progetto di collaborazione tra Italia, Spagna e Cuba.

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Rafael Candela

Il festival si concluderà “weekend lungo” dal 12 al 14 settembre, con laVetrina della giovane danza d’autore, una tre giorni dedicata ai giovani coreografi provenienti da tutta Italia selezionati tramite una call nazionale dai partner del Network Anticorpi XL.

Il Festival Ammutinamenti promuove inoltre Sguardi e pratiche intorno alla danza d’autore, una sezione multiforme e parallela al cartellone di spettacoli e performance dedicata a laboratori e pratiche artistiche (sempre a partecipazione gratuita) condotti da artisti e professionisti e aperte a cittadini e cittadine di tutte le età. In programma quest’anno undici appuntamenti per sperimentare differenti pratiche di movimento, scoprire le potenzialità del gesto espressivo e integrare la pratica danzata nella propria quotidianità. Oltre al laboratorio dedicato agli adolescenti “Device”, partito in settembre, e quello di”Athletes – Ravenna”, nato lo scorso luglio, sono in programma lezioni di yoga, gli allenamenti verso fragolesangue, in cui si potrà fare esperienza di alcune pratiche della danza volte ad attivare sensibilità e movimenti extraquotidiani, workshop di body percussioni con Giacomo Turati e Mattia Quintavalle e laboratori di danza seguiti da Marigia Maggipinto e Rafael Candela rivolti alle scuole di danza del territorio.

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