Il Consiglio comunale di Ravenna ha approvato ieri all’unanimità l’ordine del giorno “Lido di Dante. Limitare le frequenze sconvenienti e pericolose nel tratto pinetale di viale Catone”, dando il via libera all’istituzione di una Ztl nel tratto di viale Catone tra l’intersezione di viale Catone con via Paolo e Francesca e il cartello di fine località di Lido di Dante.
Il tratto interessato, seppur privo di ingressi ad abitazioni o attività d’impresa, risulta ampiamente frequentato dalle autovetture per fini sospetti: la proposta, avanzata originariamente da Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna e sottoscritta anche da Renald Haxibeku, consigliere comunale del Pd, trae infatti origine dalle segnalazioni della Pro Loco e degli abitanti del posto che lamentano un «sospetto movimento di autovetture senza apparentemente destinazione sul tratto finale di 500-600 metri di viale Catone, non urbanizzato, tra pineta e campi agricoli Verso il fondo, sul lato pineta, si possono vedere stalli vistosi adibiti ad alcova e relative sporcizie gettate a terra. Nel 2022, due incendi partirono proprio da questi stalli. Il tratto è tanto frequentato perché si dirama da lì un noto stradello che consente di accedere impropriamente alla spiaggia naturista. La presenza di figure ambigue, seminude e in atteggiamenti impropri però lo rende inaccessibile il tratto a chi vuole passeggiare o fare sport all’interno della pineta».
Tra le richieste dei residenti, l’invito alle forze dell’ordine di effettuare controlli a sorpresa nell’area, per porre fine al presunto utilizzo della zona per fini di prostituzione, consumo di atti sessuali, spaccio e assunzione di sostanze stupefacenti.
Nella commissione istruttoria del 1° luglio il comandante della Polizia Locale Giacomini aveva confermato che quanto esposto nell’ordine del giorno corrisponde a verità e che i fenomeni di illegalità indicati trovano conferma nelle attività sanzionatorie compiute (643 verbali di trasgressione nella zona) tra atti contrari alla pubblica decenza (5) e atti osceni in luogo pubblico (11), oltre ad altre minori infrazioni, compreso il traffico di sostanze stupefacenti.
La richiesta del Consiglio comunale di vietare l’accesso di auto e di veicoli motorizzati alla parte finale non urbanizzata di viale Catone con l’aiuto tecnologico della Ztl, se non per chi vi risiede o vi lavora o ne è autorizzato, intende dunque – afferma l’ordine del giorno – »«portare sicurezza, dignità e tranquillità in questa zona, a beneficio di tutto il paese, che vuole un turismo sano, naturista e rispettoso dell’ambiente e dei cittadini».