venerdì
04 Luglio 2025
giovani

Inizia la scuola, l’appello della Regione: «Meno smartphone e più rapporti umani»

La lettera della presidente dell'assemblea legislativa alla vigili dell'apertura dell'anno scolastico

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Petitti 1 E1682804549920«Care ragazze e cari ragazzi, è arrivato il momento di ritornare fra i banchi di scuola per proseguire il vostro cammino verso il futuro. Un futuro bellissimo. Perché andare a scuola, studiare, conoscere, non è solo indispensabile per una crescita culturale e personale, ma significa anche riscoprire le relazioni autentiche, la socialità, lo stare a contatto con i propri amici e le proprie amiche». Inizia così la lettera che Emma Petitti, presidente dell’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, ha indirizzato, in occasione dell’apertura dell’anno scolstico 2024-2025, alle studentesse e agli studenti delle scuole primarie nonché delle scuole secondarie di primo grado e di secondo grado del territorio regionale.

«In un’epoca in cui troppo spesso spendiamo molto del nostro tempo davanti allo schermo di un computer o sul telefonino – sottolinea la presidente – è fondamentale riscoprire valori come il rispetto per il prossimo, l’ascolto e il confronto, la solidarietà e l’amicizia. Per cui mi sento di dirvi: distogliete l’attenzione dai vostri smartphone, nutritevi soprattutto di relazioni umane e di esperienze concrete. Perché si impara sui libri ma anche attraverso l’autenticità del contatto, del dialogo, dello stare insieme».

«Cercate – evidenzia Petitti – di fare un uso consapevole di quegli strumenti che fanno certamente parte della nostra quotidianità ma che non possono sostituire il rapporto tra le persone. Anche questo è un modo per responsabilizzarvi e imparare a gestire il vostro tempo. L’autonomia va conquistata attraverso piccoli passi. Vivete appieno questi anni, non perdetevi su ciò che vi passa davanti scorrendo con un dito le notifiche sul telefonino ma cercate la vita reale, condividete esperienze, guardatevi in faccia, cercate il confronto vero».

«È nel rapporto con i compagni e con gli insegnanti – puntualizza la presidente – che imparerete a tendere la mano a chi è in difficoltà, a riscoprire interazioni genuine, il piacere di stare insieme e quello della condivisione senza nascondersi continuamente dietro un display. Per tornare a comunicare con sincera profondità l’uno con l’altro».

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