In poco meno di un mese dalla drammatica alluvione di Traversara e Villanova di Bagnacavallo, le famiglie colpite dall’ondata di piena uscita dal crollo dell’argine del fiume Lamone hanno ricevuto oltre dodicimila pasti, tra colazioni e pranzi, preparati e consegnati dai circa cinquanta volontari che Roberto Orlati, chef di professione, ha coordinato nella cucina e nei locali dell’ex ristorante del padre Remo nella frazione di Borghetto Traversara, chiuso dal 2015, e in parte nel punto di assistenza allestito nel centro di Traversara.
«Tutto il cibo che abbiamo cucinato e servito – precisa Orlati – è frutto di donazioni, provenienti dal nostro territorio ma anche dal resto d’Italia. Ho visto tantissima generosità, da parte dei volontari, dei cittadini, di molte aziende, di cuochi anche stellati. Subito dopo l’alluvione, guardando il ristorante di mio padre risparmiato dall’alluvione, ho pensato che non potevo non fare quello che poi è stato realizzato con l’aiuto di tante altre persone».
La qualità delle materie prime e l’abilità e la professionalità dei cuochi hanno garantito sempre un cibo di qualità, molto apprezzato da chi ne ha usufruito in questi giorni particolarmente difficili.
Accanto a Orlati, Rosella Mengozzi della Federazione Italiana Cuochi e Prima Sardelli, traversarese che ha collaborato sin dalla prima ora, confermano quanto anticipato dallo chef. «Abbiamo preparato fino a 1.200 pasti in un giorno solo – ricordano – grazie a un grande lavoro che ha portato a tutti noi una ancor più grande soddisfazione».