Come da tradizione, anche il prossimo 5 gennaio la città di Faenza tornerà a illuminarsi col rogo del Niballo: la sera della vigilia dell’Epifania, a partire dalle ore 10, si inizierà a festeggiare in Piazza del Popolo tra stand gastronomici, bicchieri di bisò (vin brûlé) e intrattenimento per grandi e piccoli, in attesa della mezzanotte, quando un rappresentante del Rione Verde (vincitore del Palio 2024) che vestito in costume storico appiccherà fuoco al grande Niballo. Il fantoccio, portato in piazza su un carro trainato dai buoi, vuole ricordare il condottiero cartaginese Annibale e la cacciata della minaccia del pericolo saraceno e delle avversità dalla città.
Altro protagonista della serata sarà il “gotto”, la tradizionale coppa in ceramica faentina utilizzata per servire il brûlé, che potrà essere acquistato la sera stessa del rogo e utilizzato con l’apposito tagliandino per richiedere una degustazione di bisò in tutti e cinque gli stand dei rioni, per scoprire le particolarità di ogni versione. Nello stand che porta lo stesso stemma della propria coppa, sarà possibile invece chiedere più volte il rabbocco.
Tra le novità dell’edizione 2024, alcune migliorie alle strutture degli stand dei Rioni (al fine di garantire il rispetto rigoroso di tutti gli aspetti strutturali e di sicurezza) e l’introduzione dello stand del GiraNiballo, con un gioco a quiz per mettere alla prova la propria conoscenza delle Manifestazioni del Palio di Faenza tra Giostre, cavalli, Cavalieri e Tornei Alfieri bandieranti e Musici.
L’idea del GiraNiballo si ricollega ai laboratori didattici sul Niballo Palio di Faenza attivati in tutte le Scuole del faentino e vuole essere un’opportunità per avvicinare i più giovani alla rievocazione storica della città, con attività di gioco e formazione.
A partire dalle ore 22.30 la Nott de Bisò arriverà anche online, con una diretta sui canali social del Niballo in cui si alterneranno i protagonisti del mondo del Palio in un riepilogo dei momenti principali della serata, fino al rogo di mezzanotte: quest’ultimo sarà visibile sul canale Instagram della manifestazione.
Il progetto Er-Revochiamo
Negli scorsi mesi, una delegazione di 22 sbandieratori e musici del Niballo Palio di ha potato a Parigi e Lisbona la tradizione faentina, raccontando la rievocazione storica e le sue suggestioni con linguaggi diversi a studenti italiani e ai tanti membri delle associazioni italiane delle due capitali europee. La doppia trasferta è stata resa possibile dal progetto Er-Revochiamo, per la divulgazione delle tradizioni dell’Emilia-Romagna attraverso la rievocazione storica, presentato nel novembre 2023 sul “Bando della Consulta emiliano-romagnoli nel mondo riservato ad Enti locali, APS e ODV dell’Emilia-Romagna”. Il progetto ha ottenuto un contributo di euro 17.936,00, pari all’80 percento del budget totale di progetto, cioè il massimo consentito.
ER-Rievochiamo: il focus di progetto
Il progetto nasce da un’idea maturata in seguito al riscontro positivo registrato sul territorio faentino con i laboratori didattici sul Niballo Palio di Faenza nelle scuole: nel giro di tre anni, ossia a partire dalla prima realizzazione dei laboratori, il numero delle classi aderenti è cresciuto esponenzialmente e sempre più i giovani faentini, anche i più piccoli, si sono immedesimati in Cavalieri, Dame, Musici e Sbandieratori apprendendo con fervore la storia della Signoria Manfredi con i suoi simboli rituali e momenti di convivialità. A generare questo entusiasmo, il linguaggio semplice e immediato degli esperti e la presenza dei giovani sbandieratori e musici, capaci di convogliare l’interesse degli studenti faentini. La scommessa è stata quella di provare a elaborare un format in grado di risvegliare il desiderio di riscoprire le proprie tradizioni culturali e portarle agli emiliano-romagnoli nel mondo, rendendoli fieri e orgogliosi delle loro radici e operando sulla memoria culturale e l’identità territoriale.
La rievocazione storica è diventata così non solo un momento di intrattenimento ma anche uno strumento cruciale per valorizzare e riscoprire le tradizioni storico-culturali di una comunità, riportando in vita la sua storia e ricreando attorno ad essa vecchie e nuove appartenenze, in un quadro di rafforzamento della coesione sociale e legami identitari: scoprire il passato e le sue radici e valorizzarne il patrimonio materiale e immateriale per raccontare chi siamo, perché “la tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri”.
Realizzazione del progetto: tra Parigi e Lisbona
Il Comune di Faenza da anni si impegna a sviluppare progetti con l’obiettivo di rappresentare con linguaggi sempre diversi le radici e le tradizioni culturali del Palio col fine di raggiungere vari target di pubblico, e con questo progetto ha voluto portare “il fuoco della tradizione” fuori dalla Regione, tra gli emiliano-