lunedì
18 Agosto 2025
SANITÀ

Sacche di sangue sull’elisoccorso, trasfusioni immediate in caso di emorragie gravi

Partito il progetto Eme, che permette di anticipare la somministrazione in caso di emergenze

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Da qualche giorno l’Elisoccorso Romagna vola con a bordo due unità di globuli rossi zero negativo (compatibile con ogni altro gruppo sanguigno) e farmaci emoderivati (fibrinogeno), per effettuare trasfusioni in caso di emorragie gravi già durante il trasporto verso l’ospedale. Il progetto si chiama “Eme – Emocomponenti ed emoderivati in elisoccorso” ed è stato avviato grazie al lavoro coordinato degli operatori della Centrale operativa 118 ed emergenza territoriale del Dipartimento di emergenza, gestione del rischio aziendale, governo clinico e qualità di Ausl Romagna. In sicurezza e secondo criteri di appropriatezza, Eme permette di anticipare alla fase di trasporto in elisoccorso la somministrazione di emocomponenti ed emoderivati a pazienti vittime di emorragia severa, in shock emorragico o arresto cardiocircolatorio.

La perdita di sangue severa è una delle principali cause di morte prevenibile per trauma. Le evidenze scientifiche e le esperienze cliniche internazionali, in campo sanitario civile e militare, dimostrano che la trasfusione nella fase pre-ospedaliera migliora la prognosi del paziente severamente emorragico, riducendo il grado di shock e il consumo di emoderivati a 24 ore e migliorando il tasso di sopravvivenza a 30 giorni.

«È un progetto che trova la sua realizzazione e completezza tenendo conto delle peculiarità del territorio di Ausl Romagna, caratterizzato da città con ospedali di medie-grandi dimensioni diffuse nel territorio», spiega il dottor Rino Biguzzi, direttore U.O. Immunoematologia e medicina trasfusionale. «Ci siamo dati come obiettivo quello di dare riscontro a fabbisogni assistenziali, coerentemente con la disponibilità tecnologica attuale e organizzativa che siamo in grado di introdurre. Perciò molta importanza è stata data alla tracciabilità e alla sicurezza dei processi, degli operatori e dei pazienti, ma anche dei prodotti trasportati in elisoccorso: sangue e farmaci emoderivati per i quali garantiamo gli stessi standard qualitativi che assicuriamo quotidianamente nelle nostre attività. Garantire costantemente le due unità di globuli rossi sull’elisoccorso e la possibilità di reintegrarle in pochi minuti è uno sforzo che coinvolge tutto il sistema e, lo ricordiamo, si realizza grazie ai donatori e alle associazioni dei donatori, il cui apporto è insostituibile».

Aggiunge il dottor Maurizio Menarini, direttore del Sistema 118 ed elisoccorso Romagna: «Eme è un ulteriore passo in avanti nella strategia di anticipare il trattamento dei pazienti più critici in ambito territoriale, nell’ottica di gestire al meglio i percorsi dei pazienti con gravi lesioni che richiedono precocità di intervento e un successivo trasporto nell’ospedale di riferimento. Che si tratti di un trauma grave o di emorragia di altra natura, la disponibilità di sacche di sangue già sul luogo dell’evento dimostra come nel corso degli anni il sistema di soccorso preospedaliero evolva continuamente alla ricerca di soluzioni efficaci e basate su evidenze scientifiche. L’Elisoccorso Romagna costituisce una realtà che mira a un continuo sviluppo organizzativo e clinico attraverso una costante analisi dei dati di attività».

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