
In seguito alla rissa che nei giorni scorsi ha interessato alcuni alunni del Polo tecnico professionale Compagnoni di Lugo, ieri (giovedì 27 marzo) si è svolto in Rocca un incontro tra la sindaca e presidente dell’Unione Elena Zannoni, l’assessora ai Servizi educativi del Comune di Lugo Daniela Geminiani, la dirigente scolastica Elettra Stamboulis e la referente dei Servizi sociali dell’Unione Raffaella Ballardini, alla presenza della presidente della Provincia di Ravenna, Valentina Palli.
Il tavolo di confronto tra enti aveva avuto luogo anche il 17 gennaio, allo scopo di trovare soluzioni per la questione degli allarmi antincendio di cui la dirigente aveva informato l’Amministrazione.
«L’Amministrazione comunale di Lugo, che collabora in modo stretto e continuo anche con gli istituti superiori nel rispetto dei ruoli, non può in alcun modo interferire in vicende che hanno assunto profili anche giudiziari o in materie inerenti l’organizzazione scolastica – dichiara la sindaca Elena Zannoni -. Il Comune di Lugo fornisce da sempre supporto per affrontare le problematiche e le difficoltà che coinvolgono gli adolescenti che da tutta la Bassa Romagna frequentano le scuole superiori lughesi e in particolare il Polo tecnico di Lugo con cui abbiamo in campo diversi progetti, tra cui ad esempio gli educatori di corridoio».
«Ci interessa – continua la sindaca – offrire il nostro supporto, sotto forma di coordinamento di tutti quei soggetti istituzionali, sociali e scolastici che possono insieme mettere in campo azioni concrete di risposta alla sempre più crescente fragilità adolescenziale e al contempo di ferma prevenzione a fenomeni ormai frequenti quali piccoli vandalismi, bullismo, danneggiamenti di beni pubblici e privati e disturbo delle lezioni».
Nel corso dell’incontro è stato deciso di allargare il tavolo interistituzionale, già attivo tra enti, per esaminare le singole problematiche e attivare interventi educativi puntuali con operatori di strada, contatti con le famiglie o progetti personalizzati. «Insieme a noi ci sarà l’Ausl e la Polizia locale – continua Zannoni -, oltre ai servizi sociali e le politiche giovanili dell’Unione che collaborano a stretto contatto con la scuola. Sarà importante anche monitorare i segnali provenienti dalle scuole secondarie di primo grado dei vari territori della Bassa Romagna, per intervenire prima possibile con supporti educativi».
La scuola, dal canto suo, tramite la dirigente, ha confermato che sta lavorando per installare telecamere interne all’edificio, sul modello progettato dall’istituto “Alberghetti” a Imola, per monitorare soprattutto il sistema di allarme antincendio e porre fine alla sequela di false allerte. La dirigente Stamboulis ha confermato inoltre che si stanno adottando provvedimenti disciplinari «come fa sempre la scuola per la totalità delle situazioni accertate, anche con ricorso ad un rimborso diretto verso i danni subiti alla scuola o alle strutture. La nostra scuola – dice – fa un importante lavoro di segnalazione ai servizi sociali e alle forze dell’ordine di situazioni anche solo preoccupanti. È chiaro che la collaborazione con gli enti, che già molto proficua, può essere migliorata da uno strumento preciso e puntuale come questo già sperimentato in altri territori limitrofi».
Per quanto attiene la Provincia, la presidente Palli ha confermato che «ci rendiamo disponibili a valutare eventuali interventi strutturali che possano migliorare l’organizzazione del Polo e la gestione delle lezioni».
Il tavolo interistituzionale verrà convocato, almeno in una prima fase, ogni 15 giorni circa. La scuola rappresenterà una a una le singole situazioni critiche e su ogni fragilità rilevata verrà attivato un percorso specifico a cura della scuola, dei servizi sociali o delle altre componenti del tavolo, rivolto alle situazioni proprie di ogni ragazzo o ragazza.