L’aggressione è avvenuta nella mattina di domenica 30 marzo, a Lido Adriano, quando S. e sua moglie stavano portando a spasso i loro due cani (Lara, un incrocio Yorkshire, e Manolo, incrocio Maltese) su viale Botticelli, all’altezza del Bagno Alessandra. Durante la passeggiata un grosso cane senza guinzaglio né collare si sarebbe precipitato sugli altri due, regolarmente tenuti al guinzaglio, prendendo a morsi la piccola Lara. Il proprietario è intervenuto tempestivamente cercando di sollevarla da terra (riportando anche qualche leggera ferita), ma non è stato possibile liberare la cagnolina dalle fauci del grosso cane. Nel frattempo, è accorso anche il secondo proprietario, cercando di fermare il proprio animale e offrendosi di trasportare Lara e i padroni al pronto soccorso veterinario più vicino. Durante il tragitto però la cagnolina non ce l’ha fatta.
A quel punto, il proprietario del cane aggressore si sarebbe offerto di ripagare spese mediche e di cremazione per Lara, ma la coppia ha rifiutato scegliendo di sporgere denuncia ai Carabinieri di Ravenna per Omessa custodia e malgoverno di animali.
«Non vogliamo ricevere nulla da questa tragedia, e qualsiasi eventuale risarcimento sarà interamente devoluto ad associazioni che si occupano di cani randagi – raccontano i proprietari – abbiamo scelto di denunciare solo affinché i proprietari di tutti i cani siano sempre più consapevoli del comportamento che è opportuno tenere in luoghi pubblici».
Sulla vicenda interviene anche Davide Aiello, istruttore cinofilo e consulente comportamentale professionista: «Gli incidenti legati alla cattiva gestione dei cani da parte dei loro proprietari sono sempre più frequenti, spesso frutto di troppa superficialità e poca consapevolezza. È necessario imparare a gestire il cane e rispettare la legge, conducendo l’animale con strumenti sicuri e adeguati, museruola compresa, liberandolo solo nelle aree in cui è consentito. Una delle frasi che un proprietario pronuncia più spesso è: “ma il mio è buono!” o “non l’aveva mai fatto prima!”, ma di solito è troppo tardi e la colpa non è mai del cane».