Partirà lunedì 7 aprile la nuova stagione delle Terme di Riolo, con una proposta trasversale che passa dal benessere a 360 gradi per arrivare alle tradizionali cure termali, con la possibilità di rivolgersi a diversi target di pubblico, famiglie e bambini compresi. L’inaugurazione avverrà il giorno prima, domenica 6 aprile, con un’anteprima all’insegna della cultura che vedrà protagoniste la Scuola di Musica Inno alla Gioia e la Bologna Sinfonica, che faranno diventare per l’occasione “Riolo, città della Musica”.
Il fiore all’occhiello dello stabilimento di Riolo sarà ancora una volta la grande piscina termale, capace di ospitare fino a 120 persone e attrezzata con oltre 40 hydro-jets a portata differenziata, water cyclette e step, chaise longue dotate di idromassaggio e la cascata a fungo dedicata al sollievo della zona cervicale. Nell’area adiacente è presente anche il percorso vascolare, che alterna tratti di acqua calda e fredda per ridurre eventuali problemi circolatori, vene varicose e gonfiori alle gambe. L’immersione completa permette inoltre di godere dei benefici dell’acqua salsobromoiodica, in una temperatura costante di circa 34 gradi.
L’acqua di Riolo proviene da una sessantina di sorgenti della vicina Vena del Gesso e sgorga naturalmente a circa 23 gradi passando attraverso vari strati di roccia, depositi di calcare, diaspro, macigno e argilla, acquisendone le proprietà medicamentose riconosciute ufficialmente dal Ministero della Salute. Proprio nei giorni scorsi, è stata infatti riconosciuta tramite una battaglia portata avanti insieme a Federterme (federazione di categoria a cui aderisce l’impianto di Riolo) la possibilità di definire “acque termali” solo quelle acque sorgive naturalmente calde e ricche di minerali, e non le comuni acque scaldate prive di proprietà benefiche. Nello specifico, le acque delle Terme di Riolo sono state confermate nel giugno del 2024 di categoria Prima Sup, la più alta riconosciuta dal Ministero.
Oltre alla piscina, in grado di coniugare salute e wellness, negli ultimi anni è stata istituita un’area completamente dedicata al benessere, con spa dotata di sauna, bagno turco, docce emozionali e stanza relax con angolo tisaneria. Il centro benessere offre anche la possibilità di usufruire di una serie di massaggi e trattamenti viso e corpo, tra scrub, pulizie viso, e massaggi defaticanti, antiage e drenanti. Altri trattamenti invece si legano all’ambito sanitario, come le cure idropiniche, che invitano a consumare sul posto acqua sorgiva (divisa tra le tipologie di Breta, Vittoria e Margherita) per integrarne tutte le proprietà benefiche, le cure inalatorie, che vedono le stesse acque trasformate in forma gassosa per essere inalate, favorendo un’azione mucolitica e antinfiammatoria e stimolando il sistema immunitario dopo un lungo inverno o nel periodo di maggior diffusione delle allergie a pollini e graminacee e la fango terapia.
Per quello che riguarda appunto i fanghi, va sottolineato che le Terme di Riolo dispongono dell’unico fango termale sorgivo della regione, prelevato direttamente dai “vulcanetti” di Bergullo, fonti inesauribili naturali situate a pochi chilometri dalla sede. I benefici del trattamento si spaziano tra funzioni estetiche e distensive per gli sportivi al trattamento vascolare e delle malattie reumatiche, grazie all’utilizzo di fanghi caldi, freddi ma comunque ricchi di minerali.
Alle proposte benessere indoor si affiancano gli oltre dodici ettari di parco termale, dove è possibile passeggiare tra alberi secolari alla scoperta della piccola fauna composta da uccelli e scoiattoli, tra platani, ippocastani e sequoie. «Quello che cerchiamo di promuovere è il benessere che va da zero a novantanove anni – chiosa il direttore commerciale Emanuele Salvatori – passando dalla cura dei più piccoli alle zone indoor dedicate al benessere e allo svago, che presentano anche negozi, due bar e un grand hotel 4 stelle per vivere un’esperienza immersiva e completa, passando per i trattamenti dedicati a un pubblico più maturo che ha la possibilità di rilassarsi e immergersi nella natura senza allontanarsi dalla struttura».