La gestione del Mercato Coperto di Ravenna è stanca di avere un’isola ecologica interrata davanti all’ingresso principale di piazza Costa. «Cattivi odori e sporcizia rovinano un angolo delizioso del centro storico – dice Beatrice Bassi, amministratrice delegata della struttura inaugurata nel 2019 dopo un cantiere di riqualificazione durato quattro anni, con un investimento di 13 milioni condiviso tra Molino Spadoni e Coop –. Quei disagi e la necessità di lasciare l’accesso ai camion dei rifiuti per gli svuotamenti ci impediscono di sfruttare tutta la potenzialità di uno spazio all’aperto».
L’isola ecologica interrata, in parole povere, è fatta da cassoni di raccolta rifiuti sotto il livello stradale che emergono con un meccanismo quando devono essere svuotati dai camion. Il conferimento dell’immondizia avviene dalle cosiddette bocche di carico che sono presenti su strada, simili a delle colonnine. Quella è stata la prima realizzata a Ravenna, nel 2009. Un’altra in centro è stata poi fatta in viale Farini.
Nel tentativo di ridurre almeno l’impatto visivo, il Mercato Coperto si è inventato degli involucri in legno con il logo con cui incappucciare le bocche di carico: «Ci abbiamo provato, ma gli odori rimangono».
Bassi è rammaricata anche perché c’è la beffa oltre al danno: «La gente è convinta che la sporcizia in quella piazza sia a causa nostra e invece noi per contratto non possiamo gettare nulla nell’isola. I nostri rifiuti vengono conferiti in dei cassonetti che teniamo in un cortile interno sul retro in via Ponte Marino, fuori dalla vista stradale, rinunciando anche a spazi per i nostri stoccaggi. I rifiuti in piazza Costa vengono buttati dai cittadini e altri esercenti del centro».
Guide turistiche e visitatori non mancano di lamentarsi per lo spettacolo sgradevole al naso e a gli occhi: «Abbiamo più volte sollevato il problema con Hera e con il Comune, ci hanno risposto che è una questione complessa. Non dubito che lo sia, lo capisco, ma al tempo stesso credo che vada trovata una soluzione diversa per dare un’offerta migliore a chi vive il centro cittadino».
Lo svuotamento con i camion della nettezza urbana avviene almeno una volta al giorno, anche in orari diurni, offrendo un ulteriore motivo di disgusto ai passanti e di ostacolo ai gestori: «Non possiamo lasciare allestimenti stabili, va tutto smontato e rimontato». E poi c’è la situazione ancora più estrema che nei mesi di novembre e dicembre si è ripetuta spesso: «A volte il meccanismo di sollevamento si guasta, quindi Hera sistema dei cassonetti con le ruote sulla pavimentazione (vedi foto, ndr), a quel punto lo scenario è proprio inqualificabile».