sabato
16 Agosto 2025
l'intervento

L’israeliana Noa: «State con il nostro popolo, ma non con il nostro governo»

Il discorso della cantante al Ravenna Festival: «Riconoscete la Palestina, insieme a Israele. La soluzione è due Stati»

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Noa Riolo Terme
Noa con il Rotary Club Ravenna

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il testo integrale della testimonianza della cantante isrealiana Noa, ospite nei giorni scorsi a Riolo Terme di “Romagna in fiore”, la rassegna nella rassegna di Ravenna Festival. A inviare la testimonianza ai giornali è il Rotary Club Ravenna “Galla Placidia”, ospite a sua volta della rassegna.

Ecco il testo integrale del suo intervento. A questo link la nostra intervista, di qualche mese fa.

«Come donna, come ebrea, come madre, come essere umano, chiedo la fine immediata dell’orribile guerra condotta a Gaza che è stata giustificata all’inizio come rappresaglia per il mostruoso attacco contro i civili israeliani del 7 ottobre, dove Hamas ha massacrato, violentato, mutilato e rapito uomini, donne e bambini, ma che da allora si è mostruosamente trasformata in una guerra di attacchi messianici folli, illegali e immorali contro civili innocenti fra cui migliaia di bambini che vengono affamati e uccisi in modo indiscriminato.

Questo va al di là delle parole, al di là dell’immaginazione. Sono devastata, disgustata e furiosa, desidero innalzare la mia voce in modo chiaro e netto: non in mio nome si sta facendo questo, non in nome di milioni di israeliani che sono stati illusi, raggirati, ingannati, traditi e rapiti. Sì, rapiti da un gruppo demoniaco folle e corrotto di persone che condurranno non solo Gaza ma anche Israele alla morte se non verranno fermati.

È importante che voi sappiate che noi in Israele stiamo lottando valorosamente contro questi criminali, così come gli abitanti di Gaza, anche nella tragedia indicibile che stanno soffrendo, innalzano le loro voci coraggiose contro Hamas, spesso a costo della morte e abbiamo tutti bisogno del vostro aiuto. Vi chiediamo di stare con il popolo israeliano, non con il governo israeliano, proprio come dovreste stare con il popolo palestinese e non con Hamas.

Abbiamo bisogno di voi, abbiamo bisogno della comunità internazionale ma non con altro odio, altri guerrafondai e veleni, non con altra propaganda, menzogne, antisemitismo e islamofobia, non con altre armi, mai più bombe. Abbiamo bisogno di un’azione diplomatica chiara e decisa, abbiamo bisogno che i nostri amici denuncino la folle leadership di entrambe le parti sostenendo una leadership moderata, insistendo per la fine immediata della guerra, per l’immediato ritorno di tutti gli ostaggi, un immediato avvio di un processo diplomatico che garantisca la sicurezza e la prosperità di entrambi, sia israeliani che palestinesi.

Riconoscete la Palestina insieme a Israele, non la Palestina al posto di Israele. Non cercate di risolvere una tragedia mentre ne create un’altra, questa è la ricetta per un eterno spargimento di sangue e nessuno sarà risparmiato, non in Medio Oriente, non in altre parti.

Sostenete la soluzione dei due Stati, abbiamo tutti bisogno di un luogo sicuro in cui prosperare con la nostra lingua, cultura e identità. Nessuno vuole imporsi sull’altro, occupare, governare e abusare l’altro; piuttosto da una posizione di equilibrio, da una posizione di fiducia, cerchiamo di avvicinarci e costruire ponti e legami per il benessere reciproco di tutti.

Ci vorrà tempo. Siamo due popoli profondamente feriti, ma questa è la strada che dobbiamo percorrere.

Non possiamo rimediare al passato ma possiamo rimediare al futuro».

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