Nuovo pericolo scampato per i pini di Lido di Savio: l’abbattimento dei primi esemplari considerati era in programma tra oggi (lunedì 9 giugno) e domani. Nonostante la modifica della viabilità per consentire i lavori e l’arrivo di mezzi per l’abbattimento e il trasporto dei tronchi, i lavori sono stati fermati dal presidio di una quindicina di manifestanti e dal deposito di un nuovo ricorso al tribunale amministrativo regionale (Tar) datato 8 giugno 2025. Sul posto anche polizia di stato, polizia locale, carabinieri e digos.
Non è la prima volta infatti che il comune cerca di portare a termine l’abbattimento di 50 pini su viale Romagna, considerati a rischio caduta e che andrebbero rimossi nell’ambito dei lavori del Parco Marittimo, progetto di riqualificazione dei lungomari dei nove lidi ravennati: il 22 aprile scorso infatti gli operai della ditta incaricata erano già arrivati sul posto con le motoseghe, ma un intervento analogo degli attivisti del gruppo “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna” e un primo ricorso al Tar portò anche in quel caso alla sospensione dell’ordinanza con la cancellazione dell’abbattimento. Secondo diversi esperti consultati dal comitato cittadino sorto per la difesa dei pini, quelle piante non presentano segni di pericolosità da richiedere l’abbattimento.
La prima ordinanza di abbattimento presentava però una durata limitata nel tempo e arrivati alla data dell’udienza ci si è trovati davanti a una delibera scaduta, giudicata quindi priva di interesse. In questo caso, la nuova udienza è fissata per il 10 luglio, con ordinanza ancora in corso di validità. Oltre al ricorso, è stato presentato in questura nella giornata di ieri anche un esposto alla Procura della Repubblica, una denuncia dei fatti riportante la cronistoria dei fatti e 34 allegati comprendenti perizie e dichiarazioni di agronomi e esperti.
Secondo quanto riportato da Ida Cenni, esponente del gruppo attivista, la nuova disposizione per l’abbattimento sarebbe stata depositata dal comune di Ravenna all’albo pretorio venerdì 6, dando così pochi giorni di tempo all’avvocata del gruppo per presentare il ricorso. Nella giornata di sabato però, i cartelli affissi sui pini che ne annunciavano la rimozione avrebbero riportato il numero di un’ordinanza diversa, molto simile alla prima nei contenuti, ma che avrebbe invalidato il ricorso presentato: «Un tentativo di depistaggio che ci ha costretto a cambiare tutto il lavoro fatto fino a quel momento – commenta Cenni – la nostra avvocata ha lavorato tutta domenica per presentare in serata il nuovo ricorso, sullo scadere del tempo. Tutto è andato a buon fine e ora aspettiamo la sentenza. Dal nuovo sindaco di Ravenna non ci aspettavamo nessun cambio di passo, questo è stato chiaro fin dalla prima volta che abbiamo incontrato Barattoni e Del Conte a inizio campagna elettorale. Noi però siamo convinti della bontà delle nostre intenzioni e della giustizia di questa battaglia, non ci fermeremo».