giovedì
12 Giugno 2025
sindacati

Un presidio davanti alla prefettura per tutelare la sicurezza dei lavoratori

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Alla luce dei crescenti incidenti sul lavoro registrati in provincia nell’ultimo periodo (l’ultimo solo questa mattina, 11 giugno), i sindacati di Cgil, Cisl e Uil organizzano un presidio in piazza del Popolo venerdì 13 giugno, dalle 10 alle 12, di fronte alla Prefettura di Ravenna.
L’iniziativa è stata proclamata per sollecitare le istituzioni a convocare il Tavolo provinciale del Patto Territoriale per la salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro: «In questo contesto che coinvolge tutte le realtà del territorio, restano ancora in sospeso diversi passaggi fondamentali – comunano i sindacati – Da oltre quattro mesi è ferma la firma per la proroga del Protocollo Sicurezza del Porto, già pronto ma mai formalizzato. È bloccata da più di due mesi anche la definizione del Protocollo sugli appalti privati, nonostante sia già stato elaborato un primo strumento per migliorare la sicurezza nel settore edile. Ancora da avviare, inoltre, il primo progetto sperimentale di formazione sulla sicurezza nelle scuole, proposto dai sindacati, come avviene già da tempo in altre province della regione. Infine, si attende un impulso da parte della Prefettura per attivare, attraverso l’Inps, la Sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità, prevista dalla Legge 199/2016 contro lo sfruttamento».
Da inizio anno, nel ravennate, gli infortuni mortali sono stati tre, cui si aggiungono i lavoratori deceduti in altri territori ma al servizio di aziende con sede nel Ravennate. Proprio per questo i sindacati ritengono quanto mai urgente un confronto sul tema della sicurezza:
«Nonostante i ripetuti solleciti e le richieste ufficiali – concludono Cgil, Cisl, Uil – il tavolo non è ancora stato convocato. Chiediamo di rompere gli indugi e che sia al più presto messa in calendario una riunione. Ogni morte sul lavoro è inaccettabile e non si deve mai parlare di fatalità. Gli incidenti sul lavoro interessano tutti i settori. Nel caso di appalti e subappalti la pericolosità aumenta. Altro fattore determinante è rappresentato dal fatto che ci sono molte aziende che ricorrono a manodopera a basso costo, tagliando colpevolmente i costi sulla prevenzione e sulla formazione dei lavoratori».
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