Mezz’ora per fare pochi passi e riuscire a uscire dalla discoteca, decine e decine di ragazzini e ragazzine accalcati in pochi metri, dove sembrava quasi mancare l’aria. La testimonianza arriva dal padre di una minorenne che ha partecipato sabato scorso, 14 giugno, alla serata Touchè dell’ex Santa Fé di Marina di Ravenna, molto affollata anche per la presenza di due ospiti amati tra i giovanissimi (i rapper Glocky e Lil Cr).
«Quando finalmente è riuscita a uscire – ci racconta -, lei e la sua amica si sono messe a piangere esauste, cercando di prendere aria. È stata un’esperienza sconvolgente anche per me». Il padre, infatti, trascorsi 10-15 minuti di attesa, con la figlia che via messaggio scriveva che non riusciva a uscire, è entrato anche lui in discoteca a cercarla. «Entrambe le uscite erano bloccate: i ragazzi stavano cercando di pagare alle casse e si era creato un mega “tappo”, non si “respirava”, non si riusciva ad andare né avanti né indietro, sono stato costretto a scavalcare la consolle, litigando con un “buttafuori”. Se qualcuno tra i ragazzi in fila avesse fatto qualche sciocchezza, come si legge spesso in giro, poteva succedere qualcosa di grave». L’uomo ha anche provato a chiamare la polizia, in quei momenti concitati. «Mi hanno detto che purtroppo a volte può succedere e che mia figlia sarebbe comunque riuscita a uscire prima dell’arrivo di un’eventuale pattuglia…». Ora sta pensando se sporgere una denuncia formale. «Credo possa essere pericoloso, non deve succedere più».
A rispondergli, indirettamente, da noi contattati, sono i titolari del locale di Marina di Ravenna, che confermano la problematica, lanciando però un appello alla clientela, soprattutto quella più giovane del sabato (il venerdì, con i ragazzi più grandi, il problema non si verificherebbe).
«Siamo molto dispiaciuti di aver recato un problema a queste ragazze – commentano i titolari -, nel nostro locale il pagamento si fa all’uscita, per questo si crea molta fila. Non reputiamo che questo possa causare danni alla salute dei clienti in quanto il locale è molto spazioso, ma resta il problema di attesa che lo si limita in entrata e diventa maggiore in uscita. In più, quando c’è un ospite, come sabato sera, i ragazzi spesso si catapultano all’uscita al termine dell’esibizione, tutti nello stesso momento, nonostante siano presenti punti cassa in cui poter pagare anche in altre zone del locale. In più, il fatto che oggi il 99 percento dei clienti utilizzi pagamenti elettronici, rallenta le operazioni. Apprendiamo comunque le problematiche e ci attiveremo per far sì che in futuro si possano limitare le attese».
E se qualcuno dovesse mettere in discussione i limiti della capienza, i titolari sono categorici: «Nella serata in questione eravamo molto al di sotto della capienza consentita, che è di 1.100 persone. Ma è evidente che se anche solo 200 ragazzi si catapultano all’uscita nello stesso momento, il problema si crea».