sabato
28 Giugno 2025
Milano Marittima

In 150 a sfilare lungo la rotonda Primo Maggio per chiedere lo stop alla “malamovida”

La manifestazione promossa a seguito della petizione dello scorso maggio ha coinvolto residenti, imprenditori e proprietari di seconde case

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In circa 150 tra residenti, imprenditori e proprietari di seconde case, si sono radunati al centro della rotonda Primo Maggio di Milano Marittima per dire stop alla “malamovida”, chiedendo più sicurezza e maggiori controlli per le strade della città.

L’incontro di oggi (venerdì 27 giugno) è stato promosso dal comitato “Per chi ama Cervia e Milano Marittima” a seguito della petizione lanciata lo scorso maggio, che conta oggi oltre 4 mila firme. «Siamo sicuri che la protesta pacifica di oggi segnerà un segno di svolta e – commenta Francesco Focaccia, fondatore e presidente del comitato -. questa è la direzione che richiede la comunità e crediamo che l’amministrazione sia disposta all’ascolto».

Tra i manifestanti, anche l’attore e doppiatore romano Giorgio Borghetti, legato da anni alla località romagnola: «Milano Marittima merita rispetto e di tornare quella città meravigliosa che ho incontrato per la prima volta 17 anni fa – dichiara – i ragazzi si devono divertire, siamo stati giovani anche noi, ma credo che ora si stia passando il segno».

In settimana, il sindaco Mattia Missiroli e il vicesindaco con delega alla Sicurezza Gianni Grandu hanno incontrato il prefetto di Ravenna Raffaele Ricciardi per fare il punto sull’installazione di nuove telecamere di videosorveglianza e sull’assunzione di personale di rinforzo per le forze dell’ordine durante la stagione. «Il problema è stato sottovaluto per lungo tempo, parlando solo di percezione – commenta Annalisa Pittalis, albergatrice e capogruppo di Fratelli d’Italia, – questa protesta non ha colore di partito ma è voluta dai cittadini e dagli imprenditori che avrebbero voluto vedere un piano d’azione già dallo scorso inverno. L’incontro con il prefetto è stato un primo segnale di ascolto, siamo riusciti ad attirare l’attenzione sul problema e a farne realizzare l’entità».

Durante il presidio non ci sono stati discorsi o prese di posizione: dopo il raduno al centro della rotonda, i manifestanti hanno sfilato in tondo sul perimetro, tra cartelli di protesta e video di episodi di cronaca recenti sul cellulare.

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