Il Comune di Cervia rende permanente per tutta l’estate l’ordinanza che aveva introdotto in via sperimentale (fino al 29 giugno) misure restrittive per i locali di Milano Marittima, per cercare di arginare la cosiddetta “mala movida”. Una decisione scontata, anche alla luce della decisione del Tar, che ha di fatto dato ragione al Comune, respingendo il ricorso di un locale che contestava il provvedimento.
Nell’ordinanza vengono confermate le due “aree di tutela della qualità del turismo”, localizzate nel perimetro Porto Canale-Via Dante Alighieri-Via Ponchielli-Lungomare e nel perimetro Via Damiano Chiesa-Via Verdi-Canalino-Viale 2 giugno. Qui è consentita esclusivamente “musica di sottofondo nel rispetto dei limiti assoluti di classificazione acustica”.
Il provvedimento impone inoltre a ogni attività di spegnere la musica all’1 in centro a Milano Marittima, confermando invece l’orario della mezzanotte per gli stabilimenti balneari.
In tutto il territorio comunale, invece, è vietato l’utilizzo dei vocalist (fatto salvo per i locali aventi licenza di pubblico spettacolo) e di fuochi artificiali (o comunque lo svolgimento di spettacoli pirotecnici di ogni genere).
Deroghe sono previste solo per le serate del 10 e 15 agosto.
«L’ordinanza sperimentale ha dimostrato la sua efficacia e validità anche sotto l’aspetto giuridico – si legge in una nota firmata dall’Amministrazione comunale -. Abbiamo ritenuto di confermare per tutta l’estate i provvedimenti con limitazioni più stringenti, riguardo alle emissioni sonore degli intrattenimenti, in alcune aree precise del territorio in cui maggiormente si concentrano i fenomeni di maggiore criticità e con sanzioni più rigide. L’obiettivo è quello di un modello di sviluppo turistico proiettato sui valori della cultura, dello sport, dell’ambiente e del benessere, con un’offerta di intrattenimento e divertimento sostenibile, responsabile e rispettoso della comunità e dei nostri ospiti. Continueremo a mantenere un costante contatto e una continua interlocuzione e sinergia con la Prefettura e le Forze dell’Ordine, tenendo alta l’attenzione, per perseguire il modello di città che vogliamo in cui decoro, sicurezza, rispetto e vivibilità sono valori imprescindibili. Un luogo del buon vivere, in cui non può coesistere mancanza di decoro urbano e fenomeni che possono degenerare in disordine e vandalismo».