domenica
14 Settembre 2025
cervia

Venduta l’ex Colonia Montecatini di Milano Marittima, ora si guarda alla riqualifica

L’immobile degli anni ’30 è stato ceduto a un privato. Vincoli paesaggistici e soprintendenza guideranno il restauro, tra turismo, cultura e conservazione

Condividi

Si apre un nuovo capitolo per l’ex Colonia Monopoli di Stato-Montecatini di Cervia. Il centro vacanze, costruito dal gruppo Montecatini nel 1939 su un terreno di quasi 70mila metri quadrati, è stato ceduto negli scorsi giorni dall’ente Cassa depositi e prestiti a una società privata. Secondo le prime indiscrezioni, il lotto sarebbe stato rilevato per poco meno di 3 milioni di euro.

Non è stato aperto un bando per la cessione dell’immobile, ma si è proceduto con una trattativa diretta fino a trovare il giusto acquirente. Gli investimenti riguardanti la colonia infatti saranno limitati e guidati dal Pug (Piano urbanistico generale), che impone vincoli paesaggisti al fine di preservare il più possibile la struttura originale, progettata dall’architetto Eugenio Paludi. «Visto il notevole valore storico e artistico, l’edificio è sottoposto a vincolo della soprintendenza – spiega l’assessora all’urbanistica di Cervia Michela Brunelli -. È fondamentale quindi partire con un’analisi accurata del suo stato di conservazione, per preservare più materiale originale possibile. La progettazione vera e propria dovrà poi essere sviluppata in collaborazione con la soprintendenza stessa e in dialogo con l’amministrazione, nell’ottica di un risanamento conservativo».

Anche la destinazione d’uso resta vincolata al fine ricettivo, con il possibile insediamento di strutture culturali, sanitarie o sociali. «Dai tempi di fondazione delle colonie l’utenza turistica è completamente cambiata – continua l’assessora – la sfida sarà quella di coniugare queste nuove necessità agli spazi esistenti e alle strutture storiche».

A pochi metri di distanza dalla Colonia Montecatini un altro simbolo delle vacanze in riviera di fine anni ’30 giace in stato di abbandono: si tratta della Colonia Varese, nota come straordinario esempio di architettura littoria e per la monumentale griglia in cemento armato a stagliata sul mare. «Un tema di cui si sta occupando personalmente il sindaco Missiroli – conclude Brunelli – attualmente alla ricerca di una visione per dare nuova vita all’ex colonia in collaborazione con la Regione».

Condividi
CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Le sette porte storiche di Ravenna come “accessi turistici privilegiati”

Lo studio Denara tra i vincitrici di un concorso internazionale promosso dalla Uia

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi