domenica
10 Agosto 2025
l'intervento

L’assemblea del centro sociale Spartaco: «Sgomberi contro chi ha solo la colpa di essere povero»

«Spirale razzista e classista che si approccia alla vita umana come un ostacolo da spostare, espellere, ricollocare a proprio piacimento»

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Continua a tenere banco il caso del centro sociale Spartaco, in questi giorni al centro dell’attenzione mediatica per un dibattito in consiglio comunale e segnalazioni varie di cittadini per occupazioni abusive e degrado. Il centro sociale in quanto tale, come spiegato dal sindaco nei giorni scorsi, non è al momento affidato a nessun gruppo, in quanto la convenzione è scaduta e i locali inagibili. Lo stesso Comune, però, ha annunciato la bonifica delle aree verdi di pertinenza e limitrofe, che in questi giorni sono state di fatto sgomberate da tende e occupazioni considerate abusive.

Sul tema ora interviene con una nota inviata alla stampa l’assemblea del Csa Spartaco, che ribadisce come il centro non sia stato sgomberato, «non essendo effettivamente occupato».

«La brutta notizia per noi – continua la nota – è invece che, durante lo smantellamento dell’area verde adiacente alla ferrovia, si è consumata l’ennesima prova muscolare delle autorità ai danni di persone in difficoltà. Chi aveva infatti trovato riparo in questa zona a fronte della sempre più acuta crisi abitativa ha trovato le proprie tende distrutte dalle ruspe e i propri possedimenti buttati in mezzo all’immondizia. Ci lascia rammaricate e arrabbiate assistere ancora una volta impotenti alla spirale razzista e classista che si approccia alla vita umana come un ostacolo da spostare, espellere, ricollocare a proprio piacimento, facendo leva sulla debolezza e sulla miseria intrinseca al nostro “ordine sociale”. Non sorprendono quindi parallelamente i comportamenti intimidatori delle forze dell’ordine, presagio di orizzonti non proprio limpidi per il futuro di questo spazio».

«Senza voler saltare a conclusioni affrettate o creare inutili allarmismi – continua la nota -, sappiamo da parte nostra che gli sgomberi avvengono per lo più approfittando dei momenti di debolezza ciclici caratteristici degli spazi autogestiti, come questa torrida estate che ricorda molte altre esperienze analoghe scomparse negli anni passati». L’assemblea dello Spartaco, nella nota, rinnova l’invito «a stringerci collettivamente attorno ai sempre più rari presidi di autogestione sul territorio, a riscoprire questi come palestra di partecipazione attiva, mutualismo e confronto politico».

Dallo Spartaco arriva infine «solidarietà incondizionata verso chiunque in questo momento sta pagando le peggiori conseguenze di questo sistema omicida per la sola colpa di essere povero. Pensiamo agli innumerevoli altri sgomberi coatti di persone senza fissa dimora avvenuti qui a Ravenna negli ultimi giorni, come al vecchio sito Pop up e in via Tommaso Gulli».

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