giovedì
11 Settembre 2025
l'annuncio

Alluvione a Traversara, un anno dopo può partire il percorso di ricostruzione

Nominata la commissione tecnica straordinaria. Ancora 53 famiglie vivono fuori casa. «Finalmente ora si può cominciare a capire cosa ne sarà delle abitazioni distrutte e come verranno ricostruite»

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A un anno dall’alluvione e dalla rottura dell’argine del Fiume Lamone che ha sconvolto la frazione di Travesara, abbattendo e distruggendo case e servizi, il Commissario Curcio ha nominato la commissione tecnica straordinaria che segna l’inizio del percorso di ricostruzione. La delibera è pubblica ed è già sul sito del Commissario Straordinario.

«Le case, ad un anno di distanza, sono lì, a ricordarci il disastro e a ricordarci che bisogna fare in fretta – sottolinea in una nota Luisa Babini, presidente del Consiglio di Zona -. Le famiglie che le abitavano sono a tutt’oggi sparse in appartamenti di fortuna, chi da parenti, chi in affitti trovati sul mercato a Lugo o a Bagnacavallo. Il disagio è enorme e sta venendo meno la fiducia. Ci sono persone anziane che non possono continuare a lungo a vivere in questa situazione. Le famiglie sono al limite della sopportazione e vedere che per un anno non si è mosso nulla crea sfiducia. Per questo la nomina di questa Commissione richiesta dal sindaco è importantissima perché finalmente si cominci a capire cosa ne sarà delle case distrutte e come verranno ricostruite».

Il Commissario, per la zona di Traversara, ha integrato la commissione permanente, già nominata, con esperti del territorio: l’architetto Marina Doni quale componente effettivo e l’Ingegnera Sara Matini supplente, Arnaldo Agresta in rappresentanza della Prefettura. Le risultanze della Commissione, che – dice la delibera di nomina – di norma opera entro 45 giorni, saranno formulate al Commissario Curcio che ne terrà conto per gli atti che dovrà assumere.

«Sono molto felice – dichiara Luisa Babini – perché questa nomina rappresenta l’inizio di una fase nuova. Ci sono ancora 53 famiglie che vivono fuori e che noi dobbiamo riportare a casa nel più breve tempo possibile. Il paese è ripartito ma dobbiamo fare in modo che tutti i traversaresi tornino nelle loro abitazioni. Quelle danneggiate devono essere ripristinate a breve e vanno ripristinati i servizi pubblici distrutti dall’alluvione. Occorre procedere con la demolizione e la successiva ricostruzione delle case distrutte perché il disagio di vivere in modo precario, il dolore di avere perso quanto fatto coi sacrifici di una vita, deve essere alleviato, almeno un po’, dalla speranza di potere vedere la propria casa ricostruita per ritrovare un briciolo di normalità e di tranquillità. Ovviamente ci aspettiamo che vengano anche intraprese tutte quelle opere di messa in sicurezza del territorio, perché vivere con la paura che possa riaccadere non ci fa stare per niente sereni».

Intanto, si sta organizzando per il 19 settembre, primo anniversario del disastro, un momento di ricordo, una biciclettata che unisce idealmente la rotta di Boncellino del 2023 con quella di Traversara del 2024. Alle 19 ci sarà poi un momento di ricordo coi presidenti delle 3 frazioni e del sindaco Matteo Giacomoni. La serata verrà chiusa da Ilaria Baruzzi, traversarese di nascita, che ha scritto un racconto in poesia sul disastro.

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