Nello scorso aprile, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha istituito il «Tavolo dell’abitare», ovvero un tavolo di lavoro dedicato al tema delle politiche abitative. Il tavolo vuole essere uno strumento utile per fronteggiare il fenomeno crescente dell’emergenza abitativa sul territorio, mettendo a confronto coloro che a vario titolo intervengono sul tema: dagli amministratori e tecnici dell’Unione della Bassa Romagna e dei Comuni afferenti, a Acer, i sindacati, enti privati di utilità sociale, come Caritas, cooperativa il Solco, associazione il Melograno, e aziende del comparto edile.
Dopo la prima riunione, datatata 28 aprile, dove sono state individuate le priorità da percorrere, il progetto ha recentemente ottenuto un finanziamento regionale di 15mila euro tramite la cooperativa sociale il Solco, nell’ambito del bando Partecipazione 2025 per il sostegno alle proprie attività (ovvero la definizione di strategie e pratiche innovative relative all’abitare per promuovere coesione sociale, senso di appartenenza, solidarietà e cooperazione all’interno della comunità). I temi su cui si concentrerà l’organizzazione riguardano l’intercettazione di ogni forma di finanziamento pubblico o privato che permetta interventi strutturali in ambito abitativo, la verifica degli strumenti urbanistici e la compatibilità con i programmi di edilizia residenziale sociale, l’invito al tavolo di tutti i soggetti interessati (e in particolare delle associazioni di categoria, in un’ottica di interazione tra le politiche), e la verifica della ripetibilità di buone pratiche adottate in altre realtà sul territorio della Bassa Romagna
«L’emergenza abitativa riguarda un numero crescente di persone che non riescono a trovare un alloggio adeguato e sostenibile – sottolinea il sindaco referente alle Politiche abitative dell’Unione, Andrea Sangiorgi -. Rimangono così esposti al rischio di sfratto molti nuclei familiari il cui reddito disponibile è diminuito in seguito all’effetto combinato delle tante contingenze negative che si sono susseguite dal 2020 in poi. Tutto ciò in una situazione in cui nel mercato immobiliare si assiste a una progressiva diminuzione dell’offerta per gli affitti e contestualmente a un significativo aumento dei prezzi, che pone molte famiglie in una situazione di difficoltà sempre maggiore nella ricerca di una casa».