sabato
20 Settembre 2025
l'intervento

«No alla criminalizzazione dei migranti attraverso una scelta comunicativa “sciatta”»

L'attivista Mannucci si esprime tutela dei diritti dei migranti e contro un linguaggio mediatico discriminante

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Riceviamo e pubblichiamo dall’attivista ravennate per i diritti umani Marina Mannucci questo intervento sul linguaggio dei media e i diritti dei migranti.

È un fatto d’immagine. I mezzi d’informazione svolgono un ruolo fondamentale nella percezione che le persone hanno della presenza di immigrate/i, rifugiate/i nei territori in cui vivono. Nei giorni scorsi, un quotidiano online ravennate ha pubblicato l’ennesima fotografia che ritrae vigili urbani, in un parco pubblico, che si fanno fotografare di schiena accanto a persone di colore individuabili. Riporto questa informazione grazie a un’amica che mi ha segnalato questo ennesimo “fenomeno di sciatteria” mediatica. Parole e immagini hanno un ruolo importante nel processo che costruisce le nostre rappresentazioni. Quando si parla di immigrazione, la narrazione adottata dalle fonti di informazione, che passa in maniera potente e subliminale anche attraverso le immagini, tende a dividersi in diverse tipologie. Una di queste è la criminalizzazione, che, a prescindere dalle persone, viene accompagnata da parole come “emergenza” e “sicurezza”, in particolare quando si parla di aree urbane con maggior presenza di persone straniere. Un modo di fare giornalismo che ha un impatto su lettrici e lettori che a loro volta saranno portati ad adottare comportamenti discriminatori nei confronti di chiunque abbia un retroterra migratorio. Un effetto diretto di questo genere di rappresentazioni distorte è anche la creazione di gerarchie delle vite degli esseri umani con la tendenza a operare distinzioni tra chi ha diritto alla mobilità e chi no, annullando qualsiasi principio di vulnerabilità e il riconoscimento della migrazione come una situazione globale e strutturale. La Carta di Roma è un protocollo deontologico che offre a giornaliste/i linee guida per una narrazione corretta dei temi legati all’immigrazione, al diritto d’asilo e alle minoranze; importante strumento di lavoro per promuovere un’informazione precisa, che eviti stereotipi e linguaggio inappropriato, e per favorire una rappresentazione equilibrata e autentica delle persone migranti e rifugiate.

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