Oltre mille firme raccolte per chiedere la messa in sicurezza il Santerno prima delle piogge autunnali: a due anni di distanza dall’alluvione di maggio 2023, il comitato “Amici del Santerno” ha promosso una raccolta firme per denunciare la mancanza di interventi preventivi sul territorio e la paura degli abitanti. Oltre mille persone hanno partecipato spontaneamente alla petizione: «Per urlare a gran voce una parola costantemente nella mente di ognuno di noi, paura – spiegano i promotori -, paura dell’acqua che entra nelle nostre aziende, nei nostri giardini, nelle nostre finestre e si fa prepotentemente strada nelle nostre case, nelle nostre vite, ed in un baleno raggiunge la nostra gola, dove non si ha neanche il tempo di pensare a come scappare e quando ne senti il suo orrendo sapore, capisci che ormai è troppo tardi, per qualsiasi pensiero».
Il comitato comunica anche di aver anche raccomandate, mail e pec, «a qualsiasi organo, ente, istituzione, ufficio, e indirizzo per informare della situazione e chiedere aiuto per la pericolosa situazione che si è venuta a creare nelle frazioni, e a cui è sottoposta la popolazione che risiedono lungo il corso dei fiumi romagnoli».
Recentemente è anche sorto il problema delle tracimazioni controllate” per cui però non si sarebbe ancora trovato un piano di appoggio per la popolazione interessata: «Non c’è un piano operativo di messa in sicurezza per bacino idrografico nè un piano per i cittadini obbligati a abbandonare le proprie abitazioni – proseguono gli Amici del Santerno -. La sensazione è quella di sentirsi dimenticati. Ci stiamo facendo portavoci di paure e e malcontenti comuni. Occore “fare”, alla svelta e bene».