Rispondere quando qualcuno ci chiama è un atto spontaneo. Ma può non essere così se sei un bambino autistico. E rende tutto pericolosamente complicato se hai quattro anni e ti sei allontanato dalla madre in spiaggia. È la storia di Giorgio, successa a Punta Marina qualche mese fa. Il racconto è di Linda, la mamma. I nomi sono di fantasia per tutelare la privacy del minore coinvolto.
«Era una domenica di maggio e sono andata al mare – dice Linda –, al bagno Wave come sempre. È bastato distrarmi un momento e Giorgio non c’era più, come se fosse scomparso». Per Linda è il panico e la prima cosa che fa è chiedere aiuto ai gestori dello stabilimento che conoscono anche il figlio: «Sono stati stupendi, la titolare Monika Balestri ha fermato il servizio del pranzo e ha mandato il personale a cercare Giorgio e ha fatto annunci all’altoparlante per spargere la voce tra la gente in spiaggia».
Una turista, che ha sentito l’appello, ha cominciato a passeggiare lungo la battigia per aiutare le ricerche e a distanza di 4-5 bagni ha notato un bimbo con i piedi nell’acqua che poteva corrispondere alla descrizione: «L’ha visto immobile che guardava i riflessi del sole sull’acqua, ha provato a chiamarlo per nome e lui si è voltato, lei gli ha detto che era una mia amica e lui l’ha seguita fino al Wave».
Fino a poche settimane prima non sarebbe successo, assicura la madre, perché Giorgio non rispondeva al suo nome. «Quell’evento per me così terribile è stato, però, anche la scoperta concreta di quanti passi avanti avesse fatto mio figlio grazie alle sedute di terapia».
Dopo un anno in uno studio privato tra Russi e Cervia, da febbraio Linda porta Giorgio a Porto Fuori negli spazi del centro educativo Anacleto, fondato da Alessandra Annibali e Emi Visani: «Offriamo supporto a bambini e ragazzi con autismo o altri disturbi dello sviluppo – si legge sul sito del centro gestito dal Consorzio Solco e dalla cooperativa sociale Progetto Crescita – attraverso una metodologia basata sull’analisi del comportamento applicata».
L’epilogo di questa storia a lieto fine arriverà alle 16 del 27 settembre. Linda ha deciso di organizzare un aperitivo con una raccolta fondi a favore del centro Anacleto e ovviamente un solo posto poteva essere perfetto per l’evento: il bagno Wave di Punta Marina. «Sarà un momento aperto a tutti, con bambini o senza. Si può bere qualcosa, chiacchierare, conoscere i servizi forniti dagli educatori di Anacleto, fare amicizia fra bambini e chi vuole può fare una donazione per il centro educativo che sta aiutando mio figlio e tanti altri bambini». Anacleto è un centro privato che non ha sovvenzioni pubbliche. «Tutte le donazioni che ci arrivano vanno in due direzioni – spiega Annibali –: aiutare le famiglie ad abbattere le rette per la frequenza dei loro figli, soprattutto per i bambini con meno di 6 anni, e offrire costi agevolati per i servizi di parent training».
Un’altra iniziativa di beneficenza a favore di Anacleto è in programma il 26 settembre alle 20.30 al teatro Alighieri di Ravenna: va in scena The Untouchables, lo spettacolo ideato e diretto da Zagor Borghesi e co-organizzato da Christian Rivalta e Fabio Marzufero. Parte dell’incasso andrà al centro che, oltre a Porto Fuori, ha sedi a Faenza e Cervia. Nella sola sede di Ravenna accoglie più di 40 bambini e adolescenti con servizi specifici per l’autismo ma anche con terapie per chi ha disturbi dell’attenzione o per adolescenti che abbiano bisogno di un supporto psicologico e psicoterapeutico, ma senza una diagnosi specifica.