Come sta, o più tecnicamente qual è il “Profilo di salute” della popolazione dell’Emilia-Romagna? Quali sono, ad esempio, a livello regionale, provinciale o addirittura distrettuale le malattie croniche, infettive e degenerative più diffuse? Quali i tassi e le cause di mortalità? E quale il contesto sociale, demografico ed economico di quello specifico territorio, utile a segmentare le politiche di prevenzione?
Le risposte, numericamente precise, a queste e a tante altre domande ci sono, e sono alla portata di tutti, grazie al Profilo di salute online messo a punto dalla Regione Emilia-Romagna: un sistema avanzato di raccolta, gestione e analisi dei dati sanitari che può essere consultato gratuitamente non solo da istituzioni, ricercatori, professionisti e autorità sanitarie e quindi dagli addetti ai lavori, ma dagli stessi cittadini. Con un semplice click, accedendo alla banca dati, online da oggi sul portale della Regione a questo link regioneer.it/profilodisalute è possibile consultare e analizzare tutti gli open data raccolti ed effettuare vari tipi di ricerca.
Ad oggi, a livello nazionale, l’Emilia-Romagna è la seconda Regione dopo il Lazio a dotarsi di questo strumento, che l’assessorato alle Politiche per la salute, in particolare il settore Prevenzione collettiva e Sanità pubblica, ha progettato e realizzato per supportare la programmazione degli interventi di prevenzione. Il Profilo di salute è basato su un Sistema informativo sanitario regionale che raccoglie dati provenienti da diverse fonti, tra cui ospedali, strutture sanitarie locali e altre piattaforme di monitoraggio sanitario; le informazioni vengono organizzate in un formato accessibile, che consente di visualizzare i dati non solo a livello regionale, ma anche con un alto grado di dettaglio provinciale, distrettuale e per alcuni ambiti comunale.
Per favorire la conoscenza e l’utilizzo di questo strumento, l’assessorato alle Politiche per la salute organizzerà già nelle prossime settimane 3 webinar di formazione: il primo, il 14 ottobre, dedicato agli Enti locali; il secondo il 15 ottobre, riservato alle Aziende sanitarie, e il terzo, in collaborazione con l’Ordine regionale dei giornalisti, il 21 novembre (sarà reso disponibile sulla piattaforma nei prossimi giorni), per spiegare nel dettaglio le possibilità pratiche di utilizzo del Profilo.
Come funzione il Profilo di salute online
Le fonti dei dati che alimentano il Profilo di salute sono il Sistema informativo politiche per la salute e politiche sociali (Siseps), l’Ufficio statistico regionale, l’Istat e le Indagini campionarie coordinate da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità (Passi, Hbsc, Okkio alla salute).
Tre le sezioni già attive:
- contesto socio-demografico, per favorire la corretta segmentazione delle politiche preventive sulla base delle caratteristiche della popolazione; tre ambiti di ricerca consentono di analizzare con precisione: distribuzione della popolazione residente, italiana e straniera; trend e distribuzione geografica dei principali indici demografici; fattori economici e sociali rilevanti per la salute, come difficoltà economiche, titolo di studio e occupazione;
- malattie croniche, con dati disponibili per annualità, Ausl, Provincia e distretto sanitario, per sesso e classi d’età, cruciali per identificare i gruppi di popolazione a rischio e pianificare interventi preventivi e mirati;
- mortalità, con possibilità di ricercarne i principali indicatori e cause nel tempo a livello regionale, provinciale e comunale, stratificati per età e sesso; mappe interattive per confrontare l’andamento della mortalità sul territorio.
A questi ambiti tematici se ne aggiungeranno altri tre, in fase di elaborazione: vaccinazioni, per osservare l’adesione ai piani vaccinali a livello provinciale e regionale; malattie infettive, con monitoraggio dell’incidenza per ogni provincia e distretto; stili di vita, per raccogliere informazioni sulla popolazione come alimentazione, attività fisica, fumo, alcol, fattori di rischio ambientali e sociali che ne influenzano la salute.
Le informazioni vengono organizzate in un formato che consente di visualizzare i dati sia a livello regionale, sia con un alto grado di dettaglio geografico. É possibile effettuare anche ricerche per gruppi (ad esempio età, sesso) e verificare l’evoluzione temporale dei fenomeni, identificando le variazioni rispetto al passato e analizzandone le cause.