I due boati che hanno spaventato anche tanti ravennati nel pomeriggio di oggi (9 ottobre) sono stati provocati dal volo supersonico di due caccia intercettori dell’Aeronautica militare che hanno superato la barriera del suono provocando appunto il tipico “bang sonico” che si è percepito a terra in tutta la Romagna e non solo.
La conferma arriva dalla stessa Aeronautica, in una nota pubblicata sul sito del ministero della Difesa. Si tratta in particolare di «due caccia F-2000 Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo della Nato» che «sono decollati per intercettare e verificare l’identità di un velivolo civile, un Cessna 425 decollato da Sarajevo e diretto a Basilea, che durante la rotta aveva perso temporaneamente i contatti radio con gli enti del controllo del traffico aereo, facendo così scattare la procedura di decollo immediato – in gergo tecnico “scramble”».
I due caccia intercettori «sono decollati rapidamente per raggiungere il velivolo ed accertare che non ci fossero emergenze in atto né minacce alla sicurezza dello spazio aereo. Per far sì che i velivoli potessero raggiungere il più rapidamente possibile il velivolo civile, il Combined Air Operation Centre (Caoc) di Torrejon ha autorizzato il volo supersonico». Prima dell’identificazione visiva da parte dei due caccia, il Cessna ha ripristinato i contatti con gli enti del traffico aereo sloveno, facendo terminare l’emergenza e proseguendo poi regolarmente con il piano di volo programmato.