Dallo scorso gennaio a Ravenna è attiva una palestra riservata esclusivamente a una clientela femminile, gestita da uno staff di sole donne, con l’obiettivo di offrire uno spazio sicuro, inclusivo e solidale. «Non si tratta solo di evitare attenzioni indesiderate durante l’allenamento – spiega la titolare Alice Balladelli – ma di costruire una vera e propria comunità in cui sentirsi accolte e supportate». La struttura di via Cavina 9 fa parte del franchising “Curves”, attivo da circa 30 anni a livello mondiale (in provincia è presente una sede anche a Lugo).
Balladelli racconta di come l’esperienza della palestra le abbia permesso di entrare in contatto con storie complesse, spesso legate a violenze o abusi, rafforzando la convinzione che il benessere fisico debba procedere di pari passo con quello mentale. Per questo, ogni percorso di allenamento parte da un colloquio conoscitivo per comprendere esigenze, motivazioni e vissuti personali, al di là degli obiettivi fisici. «Molte volte, quando si esce da una storia di dipendenza affettiva, si perdono i contatti con quella che era la propria sfera di affetti al di fuori della relazione – continua la titolare -. Il nostro è uno spazio protetto dove è anche possibile ricominciare e stringere nuovi legami». Sempre nella direzione di rafforzare il legame tra le iscritte e promuovere la parità di genere, il centro ha partecipato in gruppo alla Pink Ranning dello scorso settembre.
Tra i progetti futuri, anche lezioni di autodifesa rivolte a donne di ogni età. Intanto, è già attiva una collaborazione con Linea Rosa, che prevederà un calendario di incontri informativi e di sensibilizzazione, all’interno della palestra o in spazi dedicati.



