martedì
04 Novembre 2025
l'annuncio

Faenza riconosciuta dall’Unesco come città creativa: sono 408 in tutto il mondo

Nel settore dell'artigianato e delle arti popolari, grazie alla ceramica. «Non solo una tradizione, ma una forma viva di cultura e di innovazione»

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Faenza è da oggi città creativa Unesco per l’artigianato e le arti popolari. Grazie alla sua identità ceramica rientra nella “Rete delle Città Creative Unesco”, creata nel 2024 per promuovere la cooperazione internazionale tra le città che vedono nella creatività un motore per lo sviluppo urbano sostenibile. Ad oggi sono 408 i centri abitati premiati, appartenenti ad oltre 100 paesi e divisi in sette settori: musica, letteratura, artigianato e arti popolari, design, media arts, gastronomia e cinema. In particolare, per l’ambito dell’artigianato e delle arti popolari, le altre città italiane insignite dal riconoscimento sono Fabriano, Carrara, Biella e Como.

«Un riconoscimento di grande prestigio – dichiara il presidente della Regione, Michele de Pascale- che rende merito all’importante patrimonio artistico-culturale della ceramica faentina nota in tutto il mondo e alla sua capacità di continuare la tradizione anche guardando all’innovazione e al futuro. Dopo Bologna per la Musica, Parma per la Gastronomia e Modena per le Media Arts, abbiamo ora nella nostra regione una nuova città della Romagna che entra nella rete delle Città creative Unesco e può contribuire alla valorizzazione turistica di un settore, quello dell’artigianato e delle arti popolari, identitario per la nostra storia e la nostra comunità. Un ulteriore motivo di soddisfazione e un altro tassello della grande bellezza dell’Emilia-Romagna».

«Questa nomina – spiega il sindaco di Faenza Massimo Isola – ci riempie di orgoglio e di responsabilità perché riconosce nella ceramica non solo una tradizione, ma una forma viva di cultura e di innovazione, rappresentando, al tempo stesso, un riconoscimento straordinario per Faenza e per tutta la Romagna. Il risultato premia l’intera città e testimonia la resilienza e la forza di un’intera comunità che ha saputo non solo preservare il suo patrimonio, ma anche rinnovarlo, superando momenti di grande difficoltà».

Sono arrivate anche le congratulazioni dell’assessore alla cultura del comune di Ravenna Sbaraglia, che ha annunciato di costruire le condizioni per proporre la città bizantina e il mosaico: «Far parte di questa rete significa aver posto la cultura e le attività creative come fulcro dei propri piani di sviluppo urbano sostenibile, superando i confini nazionali per promuovere legami e iniziative con altri territori e comunità con i quali scambiare buone pratiche. Sappiamo quanto lungo e complesso sia il percorso compiuto e ancor di più risulta prestigioso e meritato il risultato. Abbiamo seguito con partecipazione l’iter di Faenza a cui ci lega un rapporto di grande amicizia, ma anche di comune sensibilità e responsabilità verso tecniche e linguaggi dell’artigianato e dell’arte che trovano nella ceramica e nel mosaico espressioni importantissime e identitarie. Anche per questo riteniamo, sull’esempio di Faenza, che per Ravenna si debba aprire una fase che miri a costruire solide condizioni affinché possa strutturarsi la possibilità di una candidatura autorevole a città creativa Unesco per il mosaico. Il lavoro compiuto in questi anni e la partecipazione della città e degli operatori alla costruzione delle ultime Biennali sono basi solide e incoraggianti da cui poter partire».

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