martedì
18 Novembre 2025
la denuncia

Vandalizzata una panchina rossa contro la violenza sulle donne: «Un attacco a un simbolo»

È successo a Carraie. Lo sdegno dell'assessore: «Ravenna non si fa intimidire»

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È stata vandalizzata ed è andata completamente distrutta la panchina rossa (simbolo della lotta alla violenza sulle donne) inaugurata un anno fa a Carraie al parco “Bella Ciao”. Lo ha reso noto l’assessore Giancarlo Schiano in questi giorni in cui si stanno susseguendo le iniziative sul tema, con l’avvicinarsi della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

«Non è un caso, non è una bravata – ha commentato Schiano sui social – è un atto deliberato, compiuto proprio nel giorno – o nelle ore immediatamente successive – a un’iniziativa dedicata alla lotta contro la violenza di genere. Un attacco a un simbolo che rappresenta le donne che non ci sono più, le sopravvissute, e tutte le persone che ogni giorno combattono questa battaglia. Voglio dirlo con chiarezza, l’Amministrazione non arretra di un centimetro. Non ci piegheremo a intimidazioni, insulti o tentativi di ridicolizzare una tragedia sociale che ogni anno colpisce migliaia di donne. Una panchina la puoi distruggere. Il messaggio che rappresenta no. La ricostruiremo, più forte e insieme alla comunità. E continueremo a lavorare, ogni giorno, per prevenire la violenza, sostenere le vittime e promuovere una cultura di rispetto e parità. Ravenna non si fa intimidire. Ravenna risponde unita».

Sono seguiti i commenti di Linea Rosa («non ci fermeremo e lavoreremo insieme per continuare a promuovere la lotta contro la violenza sulle donne») e della Casa delle Donne: «Non è la prima panchina rossa ad essere vandalizzata ma è la prima volta che accade nella nostra città. Un attacco vigliacco ai simboli del contrasto alla violenza sulle donne. Pensavamo che almeno su questo fossimo tutti e tutte concordi. Come si fa a non sentirsi a favore del contrasto alla violenza contro le donne? E invece dobbiamo prendere consapevolezza che non è così. Non è più così. C’è chi si sente di vandalizzare e distruggere un simbolo di pace, di amore, di speranza che nasce da un dolore incolmabile e insanabile. Possiamo fare qualcosa? Continuare con ancora più determinazione nel nostro impegno fino a quando la violenza contro le donne non sarà eliminata, fino a quando ogni bambina, ogni ragazza, ogni donna non sarà libertà di scegliere, libera di decidere. Finché non saremo tutte felici e sicure».

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