La Giunta comunale cervese ha approvato le linee guida per le proposte di project financing, con l’idea di una nuova di rilancio del porto turistico della cittadina. La proposta andrà in discussione, per essere poi approvata dal consiglio comunale.
Dal primo gennaio 2026, infatti, il porto turistico di Cervia-Milano Marittima entrerà in una nuova fase gestionale e progettuale. Il Comune di Cervia tornerà in possesso dell’area e avvierà una procedura pubblica per la raccolta di nuove proposte volte alla valorizzazione e al rilancio del comparto del porto. Dal 2022 l’area era gestita dalla società Arco Marina Srl, e la convenzione cesserà (di comune accordo) il prossimo 31 dicembre.
«Vogliamo assicurare una futura gestione del porto turistico altamente competitiva e di qualità – commentano dal Comune di Cervia -, col fine di perseguire la riqualificazione e la promozione turistica di tutto il comparto portuale. L’obiettivo è procedere all’individuazione del futuro concessionario mediante un’operazione di finanza di progetto ad iniziativa pubblica, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e libertà».
L’operazione è resa più complessa per la delicata tipologia ambientale e per l’attività legata al porto, pertanto richiede l’adozione di linee guida tecniche che possano indirizzare le proposte del privato anche nell’ottica di rispondere alle esigenze e aspettative dell’Amministrazione.
La tipologia di concessione riguarderà lavori e servizi: è necessaria la prestazione di servizi funzionali all’esercizio della nautica da diporto, oltre ai lavori di riqualificazione dell’intero complesso. Le principali direttive dell’amministrazione prevedono che sia necessario che il complesso portuale ospiti le seguenti attività: porto turistico per nautica da diporto e locali direzionali connessi; cantiere rimessaggio, rifornimento e manutenzione natanti; esercizi commerciali, sede della Capitaneria di porto.
Inoltre dovranno essere valorizzati i seguenti aspetti: riqualificazione del complesso in termini estetici, valorizzazione dei servizi offerti, fruibilità della struttura e armonizzazione delle attività turistiche, di servizio, residenziali, pubblici esercizi/commercio. Si parla poi della salvaguardia della cantieristica da diporto esistente; riqualificazione degli spazi destinati alla Capitaneria di Porto, accessibilità e sostenibilità ambientale con parcheggi e verde pubblico. Infine, la presenza attrattiva di una “terrazza sul mare” di pubblica fruizione, immaginata come collegamento con la passeggiata del Borgomarina. Secondo il progetto, i lavori dovranno garantire la piena navigabilità attraverso dragaggi e interventi in caso di emergenze di ingressione marina, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere portuali.
«L’individuazione delle linee guida per la futura gestione del porto turistico vuole definire un nuovo quadro di riferimento per lo sviluppo del comparto, che tenga conto delle esigenze del territorio, delle normative in materia di concessioni e delle nuove sfide legate al turismo, alla transizione ecologica e alla rigenerazione urbana – commenta il sindaco Mattia Missiroli -. L’obiettivo è quello di costruire una visione moderna e sostenibile dell’area portuale, integrata con l’identità urbana e turistica della città. Questo percorso rappresenta un momento cruciale per ripensare il ruolo strategico del porto, e per trasformarlo in un’infrastruttura moderna, sostenibile e attrattiva».



