giovedì
11 Dicembre 2025
Emergenza abitativa

Raccolta fondi per pagare alloggi temporanei alle famiglie sfrattate

Iniziativa promossa da alcune associazioni della società civile per sensibilizzare la cittadinanza

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Alcune associazioni di volontariato di Ravenna, che si occupano di aiuto ai bisognosi e inclusione, promuovono l’iniziativa Dona Domus per richiamare l’attenzione della cittadinanza, delle istituzioni e delle organizzazioni locali sul tema dell’emergenza abitativa. L’iniziativa ha anche lo scopo di aiutare le persone che sono esposte al rischio concreto di vivere per strada, poiché temporaneamente impossibilitate a trovare un posto dove poter dormire, accogliendo e pagando, compatibilmente con le risorse disponibili, sistemazioni provvisorie in hotel e b&b locali in attesa dell’attivazione delle misure di accoglienza. Chi volesse contribuire può inviare donazioni, fiscalmente detraibili, a Arci Ravenna Aps, Iban IT80F0854213103000000228900, causale Erogazione liberale progetto “Dona Domus”. Le associazioni promotrici sono comitato Rompere il silenzio, Arci, Femminile Maschile Plurale, Avvocato di strada. Per informazioni di tipo amministrativo è attivo il numero 0544/219721.

«Il problema della casa può essere ormai considerato come una vera e propria emergenza nazionale – si legge in un comunicato per i giornalie –, recentemente confermata dai dati forniti dall’Anci secondo cui in Italia ci sono 9,6 milioni di abitazioni non occupate a fronte di quasi 4 milioni di famiglie bisognose di un alloggio, con l’esecuzione quotidiana di ben 134 sfratti».

L’acquisto di una casa richiede disponibilità economiche, garanzie e adempimenti che non tutte le persone sono in grado di affrontare. Il mercato degli affitti è contratto e offre poco, per di più a canoni elevati e con oggettive difficoltà di accesso dovute alle condizioni poste dai proprietari e alle insufficienti abitazioni disponibili; l’edilizia residenziale pubblica non riesce a soddisfare le richieste dei numerosi nuclei iscritti nelle graduatorie.

«In tale contesto, per le organizzazioni che si occupano di aiutare le persone bisognose è purtroppo sempre più frequente, anche a Ravenna, la necessità di affrontare gravi situazioni di emergenza abitativa, in particolare nei casi limite di persone che si ritrovano per strada in quanto private, per le più svariate ragioni, della propria casa e impossibilitate a trovare una immediata ricollocazione. Questa condizione di estremo disagio, che inevitabilmente colpisce le fasce economicamente più deboli della popolazione, può protrarsi anche per alcuni giorni a causa della mancanza di posti nei servizi di accoglienza locali (dormitori e case famiglia, le cui liste di attesa sono spesso lunghe) oppure per la difficoltà di attivare immediatamente il sistema di accoglienza comunale (nei fine settimana o, comunque, nel tempo necessario ad espletare le procedure di inserimento)».

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