L’OraSì sta diventando una macchina perfetta: terza vittoria di fila contro Mantova

Basket A2 / Brillante prestazione di squadra al Pala De André da parte dei giallorossi, che in progressione sconfiggono senza problemi la pericolosa Pompea

Ravenna-Mantova 96-76
(26-28, 48-43, 71-59)
ORASI’ RAVENNA: Laganà 20, Smith 23, Cardillo 10, Masciadri 6, Hairston 12, Montano 12, Jurkatamm, Gandini 10, Rubbini 3, Martelli, Baldassi, Tartamella. All.: Mazzon.
POMPEA MANTOVA: Maspero 3, Raspino 6, Warren 22, Ghersetti 19, Morse 4, Vencato 8, Cucci 10, Visconti 4, Ferrara. Ne: Poggi. All.: Seravalli.
ARBITRI: Cappello, Patti e Perocco.
NOTE – Spettatori 2200. Ravenna: tiri da due 21/40, da tre 13/32, liberi 15/20, rimbalzi 38 (Cardillo 10, Laganà 9, Hairston 7). Mantova: tiri da due 19/35, da tre 7/26, liberi 17/25, rimbalzi 35. Uscito per falli Jurkatamm.

Orasimant2

Adam Smith top scorer del match con 23 punti

Terzo successo consecutivo, molto netto tra l’altro, per un’OraSì bella e convincente, che prima sa soffrire per contenere lo svantaggio quando Mantova inizialmente tiene percentuali molto alte al tiro, poi progressivamente toglie certezze ai virgiliani e ne acquista in massa grazie a un’altra bella prova di squadra. Laganà, Cardillo, Montano e Gandini hanno prima permesso di acquisire vantaggio aspettando l’arrivo in partita, poi inevitabilmente concretizzatosi, di Smith e Hairston. Nel momento del massimo sforzo della Pompea per riaprire la gara, poi, sono arrivate due triple essenziali di Masciadri.

Avvio volante di Laganà, suoi tutti i 5 punti nell’iniziale 5-4, poi però le triple di Warren e Ghersetti ribaltano (5-10). Si procede a forza di break, con l’OraSì che piazza un 6-0 poi subisce uno 0-5 con antisportivo ad Hairston e tripla di Ghersetti, poi dopo 8’ c’è la prima parità a quota 19 e si va a fine quarto con grandi percentuali realizzative per entrambe le formazioni.

Secondo quarto con le triple di Montano e Gandini per il sorpasso OraSì, l’ex centro della Fortitudo è in palla e torna in panchina dopo 15’ con 10 punti già all’attivo. Mantova è molto gravata di falli e rimedia un tecnico per proteste di Cucci prima (sfondamento fischiato) e Seravalli poi, si scalda anche la coppia Smith-Hairston e l’OraSì approda sul 48-41 al massimo vantaggio, ridotto solo leggermente all’intervallo lungo.

Si riparte con Laganà e Cardillo in spolvero e Ravenna allunga (57-45), Mantova però non si arrende e riparte subito con le triple (57-51) per essere presto ricacciata a meno 12 da Laganà e la ‘solita’ tripla di Montano. Cardillo domina sotto le plance e mette anche la tripla del 68-53, con la Pompea che comunque reagisce ancora e riduce lo svantaggio anche grazie ai falli fischiati ora in maggioranza contro Ravenna. La tripla di Smith sulla terza sirena, però, rilancia ulteriormente l’OraSì.

Ultimo quarto con inpasse in attacco di Ravenna e Mantova si gioca il tutto per tutto con Warrem e Ghersetti (male, invece, Raspino e soprattutto Morse), arriva la prima tripla di capitan Masciadri ad alleggerire la pressione ospite ma subito dopo i tre liberi di Warren a riaprire i giochi (75-68). Ancora Masciadri da fuori e un magnifico contropiede sull’asse Hairston-Smith, però, sigillano di fatto il match a meno 4’ sull’82-68, con Adam che incrementa il suo score nel finale. Termina il match con l’ingresso dei baby Tartamella, Baldassi e Martelli e poi tra gli applausi, convinti quanto meritati, del Pala De Andrè per tutta l’OraSì.

Dichiarazioni del dopo-gara
Andrea Mazzon (allenatore OraSì Ravenna): «Eravamo coscienti di giocare contro una squadra con un grandissimo arsenale offensivo e molto fisica, non era facile riuscire ad incanalare la partita nel modo giusto. Come allenatore sono felice di tante cose che ho visto, così come per certe situazioni vorrei qualcosa di più sul piano del cinismo. Dobbiamo restare umili e con i piedi per terra, parlare poco e come dico dall’inizio, anche nelle sconfitte, restare su questa strada e giocare insieme. Ho detto ai ragazzi a metà partita che nel primo quarto sono stati bravissimi perché Mantova aveva segnato sempre ma era evidente che non poteva continuare così».

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