Vibo Valentia-Ravenna 3-1
(23-25, 25-16, 28-26, 25-22)
TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Zhukouski 2, Al Hachdadi 17, Vitelli 7, Mengozzi 12, Kadu 18, Skrimov 13, Marra (L), Marsili, Lopez. Ne: Cappio (L), Domagala, Presta, Strohbach. All.: Valentini.
CONSAR RAVENNA: Saitta, Argenta 8, Verhees 5, Russo 13, Poglajen 17, Rychlicki 12, Goi (L), Di Tommaso 1, Raffaelli, Elia 1, Smidl, Lavia 2. Ne: Marchini. All.: Graziosi.
ARBITRI: Lot di San Donà di Piave e Gnani di Ferrara.
NOTE – Vibo Valentia: 23 bs, 7 bv, 7 errori, 12 muri: Ravenna: 16 bs, 5 bv, 16 errori, 7 muri. Durata set: 31’, 24’, 37’, 28’ tot. 120’. Spettatori: 1331 (incasso 2419 euro). Mvp: Kadu.

A Vibo Valentia inizia con una sconfitta per la Consar il lungo ciclo di scontri diretti per la salvezza. Contro una Tonno Callipo tenace e agguerrita, che aveva perso tutte le sette ultime sfide dirette contro Ravenna, la squadra di Graziosi, comunque mai doma, cede dopo due ore esatte di battaglia: alla lunga vince chi sbaglia di meno e chi, nei frangenti topici dei set, si mostra più lucido e concreto. La squadra calabrese incassa i tre punti, mentre la Consar si consola con una classifica che resta comunque buona e che alle sue spalle, a parte Vibo, non si muove.
Sestetti titolari Graziosi non cambia il sestetto che ha iniziato la partita con Monza, affidandosi alla diagonale Saitta-Argenta, ai centrali Russo-Verhees e agli schiacciatori Rychlicki, con Goi libero. Valentini risponde con Zhukouski-Al Hachdadi, i due ex Porto Robur Vitelli-Mengozzi al centro, Skrimov e Kadu come schiacciatori e Marra libero.
Primo set Si comincia con le due squadre che spingono molto al servizio. Russo e Poglajen danno la prima accelerata portando la Consar al +3 (4-7), la Callipo ferma subito la fuga ospite con un analogo break. Ravenna ci riprova piazzando altri tre punti ed è ancora immediata la replica calabrese. Poi con due muri di Mengozzi e Vitelli è la Callipo che prova a scappare (14-12) ma nel gioco degli ex non manca Verhees che riporta sotto i suoi. Vibo incamera due lunghezze di vantaggio (19-17) e Graziosi si rifugia nel time-out. E’ la scossa che serve alla Consar: Rychlicki e un attacco out di Skrimov riportano il set in parità. Nell’equilibrato finale la spunta la Consar con un errore al servizio di Al Hachdadi.
Secondo set Punto a punto fino al 4 pari, poi la Callipo prova a scappare piazzando un break di 7-1 (ispirato soprattutto da Kadu e Al Hachdadi) che stordisce la Consar, mandandola fuori giri. Graziosi cerca di rinvigorire la squadra inserendo prima Lavia ed Elia e poi anche Di Tommaso e Smidl, ma la Callipo è scatenata e in fiducia e con tre ace, con percentuali altissime in ricezione (85%) e buone in attacco (48%) conquista il set con il punto del solito Kadu (6 punti e 62% in attacco).
Terzo set Consar in campo col sestetto iniziale e di nuovo in grado di sfruttare le proprie armi. Si procede punto a punto tra sorpassi e controsorpassi fino a quota 12: qui Mengozzi e un errore della Consar mandano Vibo a +2 e Ravenna va a rapporto da Graziosi. E’ Russo, scatenato in questa fase (chiuderà la gara con 13 punti e 6 muri), a frenare i padroni di casa firmando due punti e un ace (18 pari e time-out Vibo). L’equilibrio assoluto dura fino ai vantaggi, in un finale emozionante, con uno scambio d’altri tempi sul 26 pari, deciso a favore della Callipo da un muro di Zhoukouski e da un errore sottorete di Ravenna.
Quarto set Ravenna cerca subito l’allungo, ma il +2 ospite è annullato dalla Callipo che a sua volta si porta sul +2, prima di essere stoppata da Russo e Poglajen (alla fine miglior realizzatore in casa Ravenna con 17 punti e un 65% in attacco) a quota 8. Vibo piazza un nuovo allungo, portandosi a tre lunghezze di margine (14-11) e poi a quattro (16-12), margine che la Consar, nel frattempo con Lavia e Di Tommaso in campo, riesce solo a ridurre ma non ad annullare.
Dichiarazioni post-gara
Gianluca Graziosi (allenatore Consar Ravenna): «E’ stato un match in fotocopia di quello d’andata a parti invertite. Al De Andrè soffrimmo tanto e portammo a casa il risultato, forse questa volta è stato il contrario. Peccato per il terzo set perchè abbiamo avuto due o tre occasioni per chiuderlo: questo non è un campo semplice e se capitano le occasioni devi essere bravo a sfruttarle. Non ci siamo riusciti, c’è mancata un po’ di lucidità. Ha vinto chi ha messo per terra più dell’altro la palla, brava Vibo perché c’è riuscita meglio di noi».