Ravviva Ravenna al futuro sindaco «Feste in spiagga domenica sera»

La ricetta dell’associazione per il rilancio di Marina: «Diventi
un riferimento per gli universitari. Riqualificare il lungo canale»

Deroghe ai bagni fino alle 3 di notte (nella nuova ordinanza per questa estate ne sono previste ben otto) meglio programmate nell’arco dell’estate, ma soprattutto feste in spiaggia anche la domenica sera. La richiesta arriva da Ravviva Ravenna, l’associazione nata nei mesi scorsi come laboratorio di idee in vista delle prossime elezioni (vicina al candidato sindaco del Pd, Michele De Pascale) con un’attenzione particolare verso giovani e universitari (è loro, a tal proposito, il progetto di uno studentato ai giardini Speyer) con l’obiettivo dichiarato di cambiare, almeno un po’, la propria città. E ora anche di rilanciare il suo lido principale, Marina, di cui – stando alle parole del presidente, l’avvocato Giovanni Crocetti – porta avanti le istanze forte dell’appoggio di diversi bagnini e allo stesso tempo anche di operatori del centro del paese.

Un focus group tematico realizzato dall’associazione ha evidenziato la necessità di puntare su giovani e sport per il futuro della località. «Operatori del centro e del mare hanno capito che bisogna unire le forze, senza farsi la guerra, trovando un equilibrio», dice Crocetti. Equilibrio che si può ritrovare anche con il ritorno di una vecchia usanza di Marina, quella della festa in spiaggia alla domenica sera, appunto, troncata dalle ordinanze del sindaco Fabrizio Matteucci che da diversi anni ormai vietano la musica dopo le 21. «Ma la domenica è il giorno in cui si resta di più in spiaggia, in cui la gente potrebbe trascorrere anche la serata, senza fretta di andarsene, con benefici per tutti», continua Crocetti, particolarmente ferrato sul tema “movida”, essendo anche un ormai storico operatore del mondo della notte oltre che una sorta di consulente di diverse realtà di questo comparto del Nord Italia. «I bagni, dal canto loro, dovranno garantire il loro impegno sul fronte della sicurezza, controllare gli accessi, gli stradelli, e magari rinunciare a qualche deroga fino alle 3 di notte. Ne bastano 3-4, ben spalmate nel corso della stagione, già a partire da aprile».

Il concetto è chiaro, Crocetti non sembra pretendere alcun compenso elettorale, non è a caccia di poltrone e pare preferire continuare a restare fuori dalla politica, ma chiede, in particolare a De Pascale, in caso di elezione, che vengano messe in pratica alcune ricette della sua associazione. A partire magari da subito da una nuova ordinanza che riporti vita in spiaggia alla domenica sera a Marina. Solo un primo passo verso una strategia che poi deve coinvolgere anche il centro, con in particolare un intervento richiesto nella zona delle pescherie. «Si parla tanto di darsena di città, ma non è possibile che non si sia partiti da Marina, riqualificando la passeggiata lungo il molo, come in una qualsiasi località turistica degna di questo nome. È necessario un intervento di riqualificazione sul lungocanale, che potrebbe poi ospitare eventi e mercatini, togliendo invece le bancarelle da viale delle Nazioni, dove nei giorni più affollati tolgono solo ossigeno ai negozi». Altra priorità, quella di riportare uno dei simboli della vecchia Marina a casa. «Il Baretto deve tornare sul molo – attacca Crocetti – come promesso. Non ne vogliamo altre, di promesse: bisogna farlo e basta, da domani, magari battendo i pugni sul tavolo dell’Autorità portuale, se è sua competenza».

Marina, secondo il presidente dell’associazione, deve diventare la meta prediletta degli studenti dell’università di Bologna, con cui Crocetti (in passato fondatore anche della prima associazione universitaria di Ravenna) avrebbe già contatti ben avviati. «Non dobbiamo far tornare gli emiliani a caccia di sballo, ma chi a Bologna si sta laureando. Prima di tutto attraverso lo sport. Si possono fare convenzioni su convenzioni per sfruttare il mare, per corsi di vela, canoa, eccetera. E poi la spiaggia: penso alle universiadi tutte le estati a Marina. Pensiamo a una struttura stabile, un beach stadium come quello per i mondiali di beach soccer, che furono un successo».

E Crocetti ha anche una sua idea per il tanto discusso grattacielo che potrebbe sorgere dove una volta c’era la discoteca Xenos. «Voglio parlare con i proprietari (che ora non sembrano più così intenzionati a proseguire nel progetto, ndr): se ci facessero un parcheggio a silos, anziché un grattacielo, avremmo risolto il problema dei posti auto nelle serate d’estate e per loro sarebbe un investimento sicuro…».

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