Dalla nuova pista ciclabile fino al sushi al porticciolo turistico: novità a Marina

Nella località di punta dei lidi ravennati anche un ristorante spagnolo
e la filiale marittima dell’Osteria della Sghisa di Faenza

In attesa di un clima davvero primaverile, si sta preparando alla nuova stagione con una vitalità forse andata persa negli ultimi anni quella che viene spesso definita come la regina dei nove lidi ravennati e che ne è perlomeno il più chiacchierato: Marina di Ravenna.

Detto delle iniziative della pro loco al bacino pescherecci (mercatini e stand gastronomici nei weekend) e dell’impegno di Marina Flower (l’associazione che sta organizzando la pista di biglie sulla sabbia più grande del mondo, rinviata a causa del maltempo delle scorse settimane al weekend del 7-8 maggio), fermo restando un locale (il Matilda) tra i più rinomati nel mondo del divertimento nazionale (come testimoniano alcune premiazioni di questi anni), la Marina al di fuori dal mondo della spiaggia da questa estate può contare, come noto, sul sempre affollato Localito Clandestino (il locale latino sullo stile della celebre Pousada di Milano Marittima nato questo inverno al posto del Larrys dove sorgeva una volta il XXXX). A questo si aggiungerà, sempre in pineta, poche centinaia di metri più avanti, a ridosso del paese, il nuovo pub-bar Don Carlos – di cui avevamo parlato alcune settimane fa (vedi articoli correlati) – che aprirà nelle prossime settimane sulle ceneri dell’ex pizzeria Santana, locale che era tristemente chiuso ormai da diversi anni. Restando in tema di cibo etnico, da segnalare l’apertura per la prima volta a Marina (ma anche in generale nel Ravennate) di un ristorante spagnolo con tanto di tapas e paella: si chiama Sabores ed è in viale delle Nazioni 70, non troppo distante da Marinara, dove è in procinto di aprire invece un punto ristoro giapponese (Sushi Samura, in particolare d’asporto, con consegne anche in spiaggia), con in arrivo – si legge sulla pagina Facebook – «due Sushiman norvegesi con 15 anni di esperienza nella cucina di lusso giapponese».

A Marinara (dove continua da alcuni anni anche l’attività ristorante di pesce La Rosa dei Venti, vicino alla torretta simbolo del tanto discusso porticciolo) si è trasferita anche la libreria di viale delle Nazioni e desta curiosità una nuova apertura di una gelateria, così come un’altra ne aprirà in viale delle Nazioni, tanto che questa estate saranno una mezza dozzina nel giro di davvero pochi metri.

Nel cuore della località, sempre su viale delle Nazioni, sta aprendo anche un supermercato Crai, che si affianca così alla Coop di Marinara e al Despar vicino al centro civico, dove in futuro verrà realizzata la nuova caserma dei carabinieri (vedi articoli correlati).

Ultimo accenno per i locali e il tempo libero: entro il mese aprirà a Marina di Ravenna (al posto del ristorante toscano Antica Maremma) la versione marinara di una vera e propria istituzione a Faenza come l’Osteria della Sghisa. Si chiamerà Sghisa Marina e l’inaugurazione è già fissata per il 29 maggio.

LAVORI PUBBLICI. Intanto, continuano i lavori di realizzazione della pista ciclabile a Marina di Ravenna, che comporterà la perdita di circa 250 posti auto lungo il lato di viale delle Nazioni dell’ex colonia. L’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Roberto Fagnani, ha assicurato che sarà pronta entro la fine del mese di maggio, annunciando anche l’installazione sul lungomare tra Punta e Marina in via sperimentale di cinque posti moto con tanto di bauletto per deposito di casco e giubbotto. In futuro (ma non certo per questa stagione) il Comune (almeno se Fagnani continuerà a essere assessore…) potrebbe valutare la realizzazione di una piccola area di parcheggio alternativa a fronte della perdita di posti auto, che però al momento non verrà compensata.
Verranno completati in questi primi giorni di maggio, invece, i lavori del secondo stralcio delle passerelle sulla duna tra Marina di Ravenna e Punta Marina. Prima dell’inaugurazione, il 7 maggio si terrà una giornata ecologica aperta a tutti i cittadini per pulire la duna. L’intervento prevede anche il coinvolgimento dell’Università e, in futuro, la piantumazione di specie vegetali autoctone.

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