Un villaggio temporaneo con bar ed eventi gratuiti sul “lato oscuro” della Darsena Seguici su Telegram e resta aggiornato Manualetto, il format ideato da Denara e Studio Doiz, torna con 9 serate di musica, teatro e arte sotto le fabbriche abbandonate sulla sponda sinistra del Candiano Manualetto è un format ideato dallo studio di architettura Denara e dall’associazione culturale Studio Doiz, nato con l’intento di vivere e rilanciare la banchina nord della Darsena di Ravenna, quella finora meno coinvolta dalla riqualificaionze. “La dove non c’è niente, ci può essere tutto”, questo il motto dell’edizione 2023 che si propone di indagare il “cuore più oscuro” di uno dei luoghi più simbolici e controversi della città, ospitando nei suoi ampi spazi abbandonati tre fine settimana all’insegna di arte, teatro, musica e cultura. L’edizione pilota dello scorso settembre ha visto la partecipazione di più di dieci artisti nel corso di tre serate, l’edizione 2023 invece rilancia con 9 serate nei weekend dal 22 settembre all’8 ottobre, alle quali prenderanno parte anche ospiti di spicco come Oscar De Summa, Sotterraneo, Tatum Rush, Alessandro Gori e Giacomo Toni. Le serate si svolgeranno in un “villaggio temporaneo” che prenderà vita in un grande padiglione creato all’interno dell’area industriale, a pochi passi dal ponte mobile e dall’area Tempus in via Eustachio Manfredi. All’interno del “villaggio” si potrà bere, mangiare e fruire gratuitamente di un cartellone culturale ampio e con un focus specifico sugli artisti under 35, spaziando dalla musica al teatro, che vedrà in scena artisti già classici della scena contemporanea come Oscar De Summa e Frosini/Timpano, assieme a sperimentatori assoluti come la compagnia Sotterraneo e lo scrittore Alessandro Gori, con giornate dedicate ai giovani gruppi del territorio. È possibile consultare il programma completo delle serate a questo link. Per la creazione degli spazi dedicati al festival si prevede la realizzazione di una pedana in legno e di strutture formate da ponteggi di diversi piani: «L’uso dei ponteggi è fortemente evocativo e vuole richiamare non solo gli scheletri strutturali in ferro e acciaio che costituiscono il panorama visivo dell’area, ma anche la temporaneità dell’operazione», dichiara Francesco Rambelli, architetto dello studio Denara assieme a Nicolò Calandrini, Mirko Tavaniello Boresi e Federico Lucchi. Se il padiglione sarà il “cuore” di Manualetto, in cui si terranno i concerti e i monologhi teatrali del cartellone curato da Studio Doiz, la vicina Area Tempus, con la sua pedana in legno e i suoi container, sarà la “piazza” di questo villaggio provvisorio, dove si potranno vedere mostre e performance curate da Marte aps, che dedicherà all’edizione 2023 del festival una particolare attenzione all’arte contemporanea, con approfondimenti, talk e visione di documentari. Tra le opere esposte all’interno dell’Area Tempus, anche quelle dei giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna. La zona dedicata alla ristorazione è stata organizzata grazie alla collaborazione con Darsenale Bizantina Brewpub, Cisim e Tiche Piada. «Manualetto 2023 avrà un programma culturale ricchissimo, di prima scelta – spiegano Lorenzo Carpinelli e Iacopo Gardelli, fondatori di Studio Doiz assieme a Giacomo Bertoni e Lorenzo Basurto -. «Grazie ai finanziamenti ricevuti quest’anno, abbiamo potuto allargare lo sguardo al panorama artistico nazionale, invitando ospiti affermati e conosciuti, con un occhio di riguardo alla sperimentazione e alle proposte più innovative». I finanziamenti per la realizzazione del festival provengono dalla collaborazione con Avviso Youz Officina della Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna e vari sponsor privati, inoltre, è stata lanciata anche una campagna di crowfunding raggiungibile a questo link. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... A Cervia torna il Festival della Romagna Una notte "transfemminista" a Marina di Ravenna con Sabrina Russo Festa di primavera a Casola con una doppia sfilata di carri allegorici Seguici su Telegram e resta aggiornato