giovedì
19 Giugno 2025
Faenza

Tre giorni per immergersi nell’arte della ceramica: a fine agosto torna Argillà

Stand, workshop, spettacoli e oltre 15 mostre allestite negli spazi più iconici della città

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argillà

Tre giorni per immergersi nell’arte della ceramica, curiosando tra mostre e bancarelle: Argillà Italia torna a Faenza, capitale europea della maiolica, dal 30 agosto al 1 settembre.

La città ospiterà gli stand di oltre 200 ceramisti, metà provenienti da tutta Italia e metà dal resto del mondo, e saranno organizzate per l’occasione numerose mostre in spazi pubblici e privati, workshop, visite guidate e incontri.

«L’edizione 2024 di Argillà si preannuncia come un evento davvero unico anche per la presenza di delegazioni rappresentanti Paesi esteri e città italiane della ceramica che renderanno l’appuntamento una occasione unica per mettere a confronto le diverse esperienze e competenze. – commenta Massimo Isola, sindaco di Faenza – Argillà, quindi, sotto questo aspetto sarà indubbiamente un’importante piattaforma per alimentare il dialogo e la collaborazione tra i diversi attori del mondo ceramico, facendo assumere a Faenza la funzione di città di riferimento e rafforzandone la posizione di città leader nel settore a livello internazionale».

Tra gli eventi in programma per scoprire di più sul mondo della ceramica, il Mondial Tornianti, l’avvincente competizione di tornio a cui parteciperanno tornianti provenienti da tutto il mondo, Thomas Benirschke con la sua Argi-bike, la performance di cottura della ceramica di Emidio Galassi che, con un grande forno all’aperto, si cimenterà in tecniche di cottura sperimentale a legna.

Le mostre:

Per rimarcare lo spirito di internazionalità della manifestazione, i Paesi Baltici saranno gli ospiti d’onore dell’edizione: una grande collettiva di artisti ceramisti contemporanei sarà esposta nella Sala Cento Pacifici del Teatro Masini. A curare la mostra, un team di curatori composti dai lettoni Valentins Petjko, Aivars Boranovis, Darja Smirnova, Inga Gedzune, dalla lituana Agne Semberaite e dall’estone Pille Kaleviste.
Le esposizioni ufficiali in programma saranno in totale una quindicina, e coinvolgeranno i principali spazi espositivi della città: al ridotto del Teatro Masini si potranno vedere i pezzi unici del gruppo giapponese Kyototto, una combinazione tra tradizione e innovazione dalle tendenze contemporanee. Il foyer del teatro ospiterà invece la mostra “Golden Bridge Pottery”, dall’India;  una personale del maestro di Albisola Ernesto Canepa (con 45 anni di carriera nel settore alle spalle), una mostra di oggetti di design del gruppo milanese “Milano Makers” e infine “Primedicopertina“, la raccolta delle opere ceramiche pubblicate nell’ultimo biennio sulle copertine delle riviste La Ceramica Moderna & Antica e D’A.

Al Palazzo del Podestà invece, una mostra organizzata dalla European Route of Ceramics e curata da Viola Emaldi: un viaggio nel mondo della ceramica artigianale artistica europea attraverso le collezioni dei partner del prestigioso itinerario culturale del Consiglio d’Europa.

Al Salone delle Bandiere si potranno ammirare due progetti: il primo dal titolo “Poloniato/Polloniato – una famiglia di ceramisti a Nove” che racconta gli esiti in ceramica realizzati da diverse generazioni di membri delle famiglie Poloniato e Polloniato che nell’ultimo secolo hanno lavorato per diverse manifatture come gli Antonibon, i Barettoni e i Viero di Nove; il secondo a cura della Korea Women Ceramist Association. Alla Galleria della Molinella Matteo Zauli e Claudia Casali allestiranno invece una mostra legata all’alluvione del maggio 2023.

Spazio Ceramica ospiterà la mostra “Interra project”, il progetto curato da Nuria Pozas Corredera che vede 13 artisti ceramisti contemporanei rivisitare l’arte funeraria in ceramica nel passato, presente e futuro da una prospettiva diversa e personale. Lo Studio Ivo Sassi aprirà le porte con una personale del maestro faentino dal titolo “I grossi spessori di Ivo Sassi”.

Il Must inaugurerà “Figulinae” di Karin Putsch-Grassi, una colonna in gres creata dall’artista Karin Putsch-Grassi, installata recentemente nel giardino del Museo e che entrerà a fare parte della Collezione Permanente di Arte Contemporanea. Il Museo Diocesano nella sede di Santa Maria dell’Angelo ospiterà una personale dedicata alla lunga carriera ceramica di Mirta Morigi e un’esposizione di Antonello Ghezzi.

Anche i musei faentini saranno aperti con mostre e visite guidate speciali: al Mic sarà possibile visitare la collezione permanente con il biglietto ridotto e si potranno ammirare le mostre “Gio Ponti 1922 al 1967” con oltre duecento ceramiche del maestro inventore del Made in Italy e “L’arte di Simone Crespi” alla Project Room; il Museo Carlo Zauli ospiterà una mostra delle Ceramiche artistiche Bartoloni e una performance di Resmini; la Pinacoteca Comunale, Museo del Risorgimento e Palazzo Muky Matteucci effettueranno aperture straordinarie in orario serale. Il Museo Guerrino Tramonti proporrà “Collezioni ceramiche da casa museo Remo Brindisi”: una selezione di opere della collezione Brindisi che testimoniano l’amicizia fra Guerrino Tramonti e Remo Brindisi. Palazzo Milzetti ospiterà una mostra curata da Gulli Arte e attiverà aperture straordinarie, infine, al Museo Bendandi la mostra “Un’arte verticale per Bendandi”.

Nel corso della tre giorni, esporranno anche gli studenti di Isca Faenza e quelli del Liceo Torricelli Ballardini, con un omaggio a Bertozzi&Casoni. Non mancheranno i tanti eventi collaterali proposti su libera iniziativa dei privati che apriranno eccezionalmente i loro studi, cortili e case della città al pubblico.

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