venerdì
27 Giugno 2025
Il programma

Le prime due giornate di Ammutinamenti tra techno e polka chinata

Una breve guida all'apertura del Festival, che vedrà la musica protagonista

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Save The Last Dance For Me
Save the last dance for me” de Alessandro Sciarroni

Deviazioni ostinate dai ritmi imposti, ribellioni fatte di pause, di rigenerazione attraverso un non agire che diviene esso stesso atto prioritario: la 26esima edizione di Ammutinamenti si guarda dentro, ancor prima che intorno, nella significativa tensione verso un rinnovamento che passa anche dalla musica.
Non solo più parte integrante delle performance, ma co-protagonista a partire dai primi vagiti del nuovo festival – venerdì 6 settembre – che vede l’esordio curatoriale di Norma APS all’interno di Ammutinamenti con protagoniste le band ravennati AsiaNoiaCacao (indie, post punk, alternative rock e cantautorato).

Al centro di tutto, sempre le voci più interessanti del panorama coreutico e performativo italiano e internazionale, per l’attesa invasione di luoghi non-convenzionali della città. A partire dal raffinato sperimentatore Alessandro Sciarroni (Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2019) che a Palazzo Rasponi dalle Teste porta Save the last dance for me, uno spettacolo sulla polka chinata, ballo tradizionale bolognese che porta i danzatori a ruotare acrobaticamente quasi fino toccare terra con le ginocchia.

Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, sulla banchina della Darsena con thefutureisNOW?, si ispirano a Nam June Paik con una partitura radicale e aperta al coinvolgimento dei pubblici che rievoca il movimento Fluxus, riflettendo sul divenire, il comportamento dei fluidi e la tossicità della materia come metafora esistenziale.

Alle Artificerie Almagià la performance Congegno Emotivo, esito del laboratorio Device, vede Monica Francia proseguire la lunga ricerca e l’impegno verso il mondo dei giovani. A seguire, un tributo alle arti visuali con l’inaugurazione della mostra di Flavia Bucci, autrice dell’opera presente nella grafica del festival.

Àngel Duran con Clinch infine esplora i temi della competizione e dello stereotipo di mascolinità che soffoca i sentimenti con l’espressione violenta.

Sabato 7 settembre il museo Mar vede Chiara Frigo e Marigia Maggipinto, storica interprete per Pina Bausch, in Miss Lala al Circo  Fernando / In a room, dove la Maggipinto improvvisa sulla base delle scelte di un pubblico che, seduto intorno a un tavolo-archivio della memoria bauschiana, seleziona immagini e scritti rievocativi. Terminata la performance, lo spettacolo viene riproposto in una versione dedicata ai bambini.

Al Centro Commerciale Esp Forrest del giovane italo-brasiliano Rafael Candela mira a raggiungere prossimità e informalità tra performer, spazio e pubblico, mentre Memento di Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi (vincitrice di Danza Urbana XL 2024) crea un paesaggio immaginario in cui indagare il significato del ricordo.

Le Artificerie Almagià ospitano Breathing room del coreografo e artista multimediale Salvo Lombardo, con la partecipazione di Sissj Bassani: un ambiente in fieri senza prove, né repliche, che comincia con un invito alla artista al fine di ridefinire i principi di autorità e di potere individuale nella creazione.

A seguire, lo spagnolo Richard Mascherin con Vacìo espiritual collega corpo e musica techno attraverso una performance rituale, prima di vedere la conclusione della serata con l’installazione video del progetto do-around-the-world del collettivo Parini Secondo.

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