La storica Cangina, al servizio della comunità di Savarna e dintorni

LACANGINAComunità e partecipazione sono due parole oggi spesso evocate come una necessità, come valori ormai smarriti in un modo globale e digitale e che restano di fatto sempre un po’ astratte. Eppure, nelle campagne ravennati, c’è un luogo in cui sembrano essere diventate quotidianità, capaci di rinnovarsi ogni settimana attraverso l’attaccamento al territorio, il volontariato, il piacere di stare insieme e un’idea politica ben radicata, ma che va ben oltre la conta delle tessere e si fa carico di tutti. Quel posto si chiama La Cangina, cuore pulsante di Savarna, Grattacoppa, Conventello.

Ben nota oltre i confini della frazione, La Cangina, una parola inventata dai suoi fondatori quarant’anni fa, è diventato ormai un vero e proprio marchio e un’esperienza che non accenna a fermarsi.
Ogni lunedì sera, dal primo lunedì di novembre all’ultimo di marzo, il menù prevede un primo al ragù (tagliatelle, cappelletti o tortelli), carne di maiale rigorosamente alla brace (con tanto di fegato alla rete per chi lo desidera), dolce, vino e pane. Il conto richiesto è una sottoscrizione minima di 12 euro al partito, senza il quale nulla di tutto questo sarebbe possibile: il Pd. Nella stessa serata c’è anche la tombola, in una sala adiacente, e il piano bar, che intrattiene le persone prima e dopo cena.

CANGINAUOMO«I primi clienti cominciano ad arrivare sulle 17.40, gli ultimi mangiano alle 22», ci racconta Elisa Nati, da anni coinvolta nell’organizzazione e impegnata anche come capogruppo del consiglio territoriale per il partito. «Ci sono persone che vengono ogni lunedì, altre che non abbiamo mai visto prima. C’è chi viene in gruppo, chi viene da solo. Siccome ci si siede a tavola accanto agli sconosciuti, per molti è anche un modo per socializzare». Ma la parte di socializzazione riguarda anche i tanti volontari che ci lavorano. «Dal sabato pomeriggio, quando si inizia a preparare la carne, al martedì mattina quando finiscono le pulizie, ci sono una settantina di volontari coinvolti – ci racconta ancora Elisa –. Persone che vengono volentieri e che vivono questi momenti come occasione di aggregazione, di divertimento. Lo dimostra il fatto che abbiamo una lunga lista di possibili “supplenti” a disposizione nel caso manchi qualcuno». Ci sono ragazze e ragazzi dai 17 anni fino a persone più avanti negli anni. Alcuni iscritti al partito, moltissimi altri no. «Il punto è che a noi interessa lavorare per il territorio – specifica Omero Lippi, segretario del circolo Pd – e non stiamo a chiedere tessere a nessuno, ma nemmeno ci nascondiamo. Tutto questo è possibile proprio perché siamo il Pd. Negli anni abbiamo sempre cercato di lavorare per il bene di Savarna, Grattacoppa e Conventello, abbiamo messo a valore anche i beni che erano del partito tramite le permute. E oggi abbiamo la sede in centro al paese, che condividiamo con l’Anpi, abbiamo fatto sì che il vecchio cinema ormai chiuso non cadesse a pezzi e fosse trasformato, oggi ci sono negozi e appartamenti, abbiamo dato via un edificio che a noi non serviva e che è stato trasformato in un ristorante, in cambio di un’area verde dove a giugno possiamo fare la festa dell’Unità». Nove giorni a giugno, in parte con gli stessi volontari dei lunedì d’inverno, in parte con altre persone coinvolte. «L’anno scorso abbiamo fatto lavori per migliaia di euro anche qui alla Cangina per mettere tutti i locali a norma, perché qui è tutto in regola», assicura il tesoriere Riccardo Bellosi.
CANGINAGENTEMa se questa è la parte aggregativa, ludica e politica della Cangina, non meno importante è quella dell’impegno anche economico sempre a favore di Savarna, Grattacoppa e Conventello. Primo Pezzi, responsabile amministrativo, snocciola l’elenco dei beneficiari che nel 2019 hanno ricevuto un contributo, tutti scelti innanzitutto in base al criterio della territorialità: asilo nido, scuola materna e scuola elementare di Savarna (le aule sono tutte dotate di Lim grazie alla Cangina che una decina di anni fa si fece anche carico delle spese per l’allestimento dell’aula computer), centro sociale La Pioppa, associazione Aiutiamoli a vivere (per i bambini di Chernobyl), casa di riposo Sant’Alberto, Unione Sportiva Savarna, Casa del Popolo di Torri, Fondazione Dopo di Noi, Cre estivo di Conventello, Comitato cittadino e tre adozioni a distanza (in passato nell’elenco è anche capitato che comparisse la parrocchia…). «In tutto abbiamo donato 11.186 euro, e la parte più consistente va alle scuole». Scuole che in occasione delle varie feste ricevono sempre anche un cospicuo dono sotto forma di vino, salsiccia e altri beni materiali (quando non vengono direttamente ospitate nella sala).
Accanto a questa prassi annuale, il Pd qui si è fatto carico anche di operazioni straordinarie. Qualche anno fa infatti per poter continuare ad avere il centro prelievi e dar vita alla casa della salute è stato necessario un investimento di 80mila euro. Il centro sociale La Pioppa, affiliato all’Auser, si fece capofila dell’impresa: fu aperta una sottoscrizione volontaria tra gli abitanti di Savarna, Grattacoppa e Conventello, ognuno chiamato a dare un proprio contributo. In questo modo si è arrivati alla metà della cifra, un risultato di per sé davvero straordinario. Il resto è arrivato dalla Pioppa stessa e gli ultimi 15mila euro dal Pd, che fin dall’inizio aveva garantito la disponibilità a coprire l’eventuale cifra mancante. Ora Savarna ha una casa della Salute e un centro prelievi. Per tutti.
CANGINADONNEMa quindi, qui, quanto c’entra la politica? «Senza il Pd tutto questo non sarebbe possibile – dice il segretario di circolo – ma noi abbiamo sempre messo davanti le necessità delle comunità perché pensiamo che così si faccia la vera politica. E ci piace pensare che le alte percentuali del Pd nell’urna – siamo il primo circolo del comune di Ravenna per voti e il terzo per numero di iscritti – siano dovute anche al nostro lavoro. Noi siamo qui e ci mettiamo la faccia, ci siamo fatti carico di battaglie e problemi, non ci nascondiamo».
E quando il partito chiama, come in campagna elettorale? «Noi ci siamo, certo, organizziamo i pranzi con gli iscritti e i volontari, gli incontri con i candidati e se serve un aiuto economico non diciamo di no». Ma, come abbiamo visto, gran parte dei proventi della Cangina va in beneficenza o vengono reinvestiti nella struttura stessa, tramite un conto corrente intestato a “Pd circolo di Savarna”, all’insegna della trasparenza. Anche per questo la Cangina è un punto di riferimento anche per chi non è del Pd, perché qui succede una cosa ormai più che rara di questi tempi: il partito viene effettivamente percepito come mezzo per il bene di tutti e non come un fine per qualcuno.