West Nile: secondo la Regione l’80% dei focolai si sviluppa nelle aree private

L’assessore Venturi dice che il pubblico si è mosso nei tempi giusti ma «è stato un anno particolare». In totale 18 decessi, tre a Ravenna

Potenziamento del gruppo di lavoro regionale sulle malattie trasmesse dalle zanzare, istituito dopo l’epidemia di Chikungunya del 2007, per semplificare e rendere omogenei gli interventi su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini. Una giornata di formazione per i tecnici, già in calendario per il 7 novembre, e un convegno con specialisti, entro la fine dell’anno. In parallelo, l’individuazione di strategie innovative per coinvolgere maggiormente i privati nell’opera di disinfestazione. Sono i punti condivisi durante l’incontro, oggi in Regione, tra l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e i rappresentanti dei sindaci dei Comuni capoluogo e dei presidenti di Provincia per fare il punto sulle infezioni del virus West Nile in Emilia-Romagna.

Questo il bilancio dell’estate 2019 per il virus West Nile:96 le forme neuro-invasive, con 18 decessi (1 a Piacenza, 3 a Modena, 3 a Bologna, 8 a Ferrara, 3 a Ravenna); 66 casi di forme febbrili e 26 infezioni asintomatiche.  L’età delle persone decedute varia da un minimo di 63 anni a un massimo di 87. Dal 12 settembre non è stato segnalato nessun nuovo caso. Numeri preoccupanti che l’assessore Venturi colloca all’interno di «un anno davvero particolare che potrebbe ripetersi». Tuttavia la Regione «si è mossa nei tempi giusti».  Il dito è puntato sulle aree private: secondo quanto emerso nell’incontro, il 75/80 per cento dei focolai è in aree private. Servono quindi «strategie innovative» per sensibilizzare i cittadini ad effettuare la disinfestazione nelle aree di propria competenza. Per quanto riguarda, invece, gli interventi di disinfestazione effettuati dal pubblico, l’assessore ha ribadito come non ci sia un problema economico, anzi: la Regione, infatti, contribuisce da sempre con un finanziamento consistente, «ed è sempre disponibile ad incrementarlo» ha concluso Venturi.

L’invito è di «serrare le fila. Intanto rinnoviamo questo gruppo di lavoro, che è un gruppo tecnico – ha spiegato Venturi – :è la sede idonea in cui possono trovare risposta le specifiche esigenze territoriali, e attraverso cui vengono fornite informazioni tempestive sui lavori e gli eventi in corso». L’obiettivo del gruppo sarà dunque studiare buone pratiche, definire modalità informative più efficaci ed elaborare strategie per supportare e facilitare le attività dei Comuni. L’assessore ha annunciato poi la giornata di formazione del 7 novembre in Regione, a Bologna, rivolta ai tecnici comunali e agli operatori delle aziende sanitarie coinvolti nelle attività di sorveglianza e lotta alle zanzare, «un’opportunità di aggiornamento e confronto sui diversi aspetti legati a questo tema»; e il convegno che verrà fatto entro la fine dell’anno, per fare un bilancio del 2018 e condividere, con degli esperti, le misure più efficaci per il futuro.

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