Una piscina, mille nuovi abitanti, meno auto: così può cambiare l’ex villaggio Anic

Approvato un piano urbanistico attuativo (Pua) per 21 ettari al quartiere San Giuseppe, resterà valido fino al 2024. Previsti un centro sportivo e la bretella per togliere traffico da viale Mattei. I progettisti indicano la Défense di Parigi come esempio negativo da evitare: area futuristica che si svuota a fine giornata perché non ha alloggi

Urban ModificataDSe il piano urbanistico attuativo (Pua) appena approvato dalla giunta comunale di Ravenna sarà portato davvero a termine, entro i prossimi cinque anni il quartiere San Giuseppe (ex villaggio Anic) cambierà completamente volto, allargandosi e disponibile ad ospitare mille nuovi abitanti. Il Pua riguarda una superficie totale di 216mila metri quadrati a cavallo di due grandi lotti: il più grande è il comparto Agraria, ovvero 138.330 metri quadri tra via dell’Agricoltura e via Bisanzio, in cui sarà realizzata un’urbanizzazione prevalentemente residenziale; a completare l’opera di urbanizzazione 77.670 metri quadri tangenti a via Mattei, destinati in questo caso non soltanto a case e appartamenti ma anche a servizi. Il progetto prevede tra l’altro una nuova viabilità di connessione a nord di via Sant’Alberto e il completamento della viabilità di circuitazione a sud. Non una questione di poco conto: la mancata realizzazione della bretella stradale in zona fa sì che via Mattei sia utilizzata a completamento della circonvallazione sud con una quantità di traffico che la rende meno sicura e anche con mezzi pesanti che, pur se non potrebbero, la attraversano. Va tenuto in considerazione inoltre che tale via avrebbe un aggravio ulteriore di mezzi in transito, rispetto ad oggi, dopo la realizzazione dell’opera di urbanizzazione prevista dal Pua. La stessa relazione tecnica ritiene il completamento della circuitazione sia un obiettivo fondamentale perché in questo modo via Mattei tornerebbe a “riconfigurarsi come mera strada urbana, vivibile e percorribile”.

SangiuseppeBDel resto l’intenzione è proprio quella di fare del quartiere San Giuseppe un quartiere più integrato con la città, facendogli superare la sua “condizione storica di ambito marginale” a cui lo ha condannato la separazione con la linea ferroviaria e la vicinanza al Polo Chimico, in funzione del quale era nato. La situazione ora è cambiata: il Prg del 1993 ha portato alcuni servizi utili ai residenti della zona, e il prossimo step è la realizzazione del grande parco sportivo polivalente che vedrà associato ai già esistenti campi da tennis e baseball impianti calcistici ed una piscina coperta a cui è legato a doppio filo la stessa realizzazione dell’intero comparto. Proprio in funzione della nuova struttura che sorgerà in via Bisanzio (con un investimento da 4 milioni di euro e i cui lavori dovrebbero partire nel 2020) è stata firmata la convenzione (in forza dei cosiddetti articoli 18) che ha permesso al Comune di progettare il Pua. Un parco sportivo pensato per tutta la città e per il quale vale la pena – scrivono i tecnici – realizzare “un insediamento residenziale di equilibrata consistenza e densità”. Lo scopo del piano urbanistico in altre parole è quello di creare non una zona solo di servizio ma in cui si possa vivere. Viene citato come esempio negativo la Defense di Parigi, il futuristico quartiere della Ville Lumière che, però, si svuota alla fine della giornata, quando i lavoratori tornano a casa. L’obiettivo è quello di evitare questo destino al quartiere ravennate e perciò sono ipotizzati anche servizi per l’infanzia e una casa di riposo che si aggiungono a quelli già presenti in loco. “L’abbinamento che al momento appare ideale – si legge nella relazione – sarebbe quello di dislocare l’uno vicino all’altro una struttura di accudimento per i bambini, un asilo privato, ed una struttura in grado invece di dare assistenza agli anziani”. Altre attività suggerite suggerite sono quelle di servizi legati al benessere. “In alternativa rimarrebbe sempre possibile organizzare strutture più ordinarie ad uffici, piccoli laboratori, ambulatori medici e spazi per l’artigianato alla persona”.

SangiuseppeAIl comparto Romea è diviso in due zone. Quello sud prevede un insediamento commerciale con 2.500 metri quadri di superficie di vendita (a cui aggiungerne un migliaio per magazzini e locali di servizi) associati ad un insieme di negozi di vicinato e pubblici esercizi, di circa 250 metri quadri ognuno che costituiscono “ un’area articolata su più spazi commerciali puntuali”. Il sub comparto Romea/nord viene considerato più adatto ad insediamenti di natura terziaria ma anche qui è prevista una superficie commerciale da 1.500 metri quadri dove però il piano prevede altre attività a forte impronta sociale, vale a dire i servizi per bambini, anziani e più in generale alla persona di cui abbiamo parlato poche righe più in alto. Attenzione in questo senso viene riservata anche in via Chiavica Romea, ultimo baluardo prima della zona industriale e nella quale sono state inserite quote di residenza per ricercare “una condizione che allontani questa zona dal pericolo di essere percepita come un cul de sac marginale e priva di significati propri di qualche rilievo. Strutture di eccellenza ed un’equilibrata presenza di residenza (si parla di alloggi per circa ottanta nuovi residenti) paiono essere gli ingredienti ottimali per scongiurare effetti negativi sul quartiere”. Alloggi previsti, quindi, per una ottantina di residenti. In linea generale, comunque, il sub-comparto Romea pur se diviso in due è quello maggiormente rivolto al resto della città.

SangiuseppeCResta da analizzare il sub comparto Agraria, che rappresenta il più grande (da solo copre il 63 percento) del Pua ed è invece destinato ad ospitare i nuovi abitanti del quartiere San Giuseppe e in cui saranno riqualificate le aree verdi. Sorgeranno qui alloggi per un totale di 336 abitazioni che potranno ospitare circa 840 nuovi residenti. A questi alloggi si aggiungono 5000 quadri di superficie di vendita così divisi: 1.500 ad uso non alimentare, mille che potranno invece ospitare un supermercato, mille per i negozi (se ne stimano quattro) e il resto diviso tra uffici, ambulatori ed altri spazi dedicati al terziario. Il Pua dopo la sua approvazione in giunta e il necessario passaggio in consiglio comunale rimarrà valido per cinque anni: dovrà essere attuato entro la fine del 2024.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24